In fermento il mercato dei giallorossi

Un centrocampista, due esterni, un attaccante che faccia la riserva a Totti, un secondo portiere per Doni. Questo è quello che cerca sul mercato la Roma. Con De Rossi e Pizarro (salvo scherzi) titolari e Aquilani praticamente pure, il quarto centrocampista della Roma potrebbe-dovrebbe essere Matteo Brighi che il 30 giugno ridiventa formalmente giocatore romanista (formalmente fino a quella data, così come da tre anni, è in prestito). Ma Brighi si accontenterà di fare il quarto in un posto per due o al massimo per tre? «Magari la Roma ci facesse questa domanda? – dice Vanni Puzzolo, l’agente del centrocampista ancora al Chievo – La risposta sarebbe sì, ma non sento Pradè da tempo. Penso che una squadra come la Roma possa avere una rosa importante visto quanto e cosa andrà a giocare. Matteo, che è il centrocampista italiano che segna di più dopo Perrotta, ci starebbe benissimo. Nessuno giocatore può pretendere di dire "io voglio fare il titolare". Lo ripeto, lui alla Roma ci starebbe benissimo, fra l’altro ha giocato in tutti i ruoli di centrocampo. Ma Pradè non lo sento da tempo». Pradè sta cercando un altro centrocampista. Magari è proprio Brighi la pista giusta (bella e pronta e nemmeno di ripiego) ma è ovvio che si cerchi in tante direzioni. Sabato il direttore sportivo romanista avrebbe fatto un altro (importante) tentativo per Muntari che ha già fatto le visite per il Portsmouth ma che ancora non è del Portsmouth. Spalletti è calcisticamente innamorato del ghanese dell’Udinese, il giocatore è grato al suo ex allenatore e a Roma, ovvio, ci verrebbe subito. La Roma avrebbe offerto all’Udinese proprio la metà del cartellino di Brighi più soldi, quanti esattamente non si sa, ma si sa che non sono pochi. Oltre che al centro si cerca largo.
L’esterno potrebbe essere ancora un nome del Chievo visto che Franco Semioli non è ancora della Fiorentina come hanno assicurato ancora ieri i suoi procuratori, Bonetto-Sclosa. Più facile sarebbe arrivare ad Esposito sul quale, però c’è qualche perplessità legata al suo infortunio. L’altro nome che gira, e ancora non si ferma, è quello di Totò Di Natale, ma ieri il suo agente Carpeggiani ha un po’ smontato la cosa: «La Roma ci ha cercato fino a qualche settimana fa. Il giocatore piace a Spalletti e la cosa è reciproca, però se la Roma ci vuole veramente deve sbrigarsi, visto che su Di Natale ci stanno due squadra di serie A e una estera. Quanto costa? L’Udinese l’ha pagato 5 milioni, ma adesso è in Nazionale…». Quindi costa di più. Non come Alessandro Rosina. La Roma si è effettivamente informata del prezzo del giocatore, al Toro gli hanno risposto: 10 milioni. Troppi. Il nome di Rosina è legato a quello di Mancini: sarebbe più facile se Amantino se ne andasse, non tanto per un discorso tattico quanto per una questione di disponibilità economica. Il fatto nuovo è che Rosina alla Roma sarebbe disposto a partire dalla panchina o a fare la riserva di Perrotta: i due giocatori hanno lo stesso procuratore, Giuseppe Bozzo. Un esterno prossimo alla partenza è Rosi, che entro una decina di giorni dovrebbe andare al Cagliari (in subordine Reggina o Livorno), in Sardegna ci potrebbe andare anche Gianluca Curci col ritorno a Roma diAntonio Chimenti (l’altra pista porta a Fontana che però potrebbe restare a Palermo). Per l’attacco un nome arriva dall’estero. Dalla Francia scrivono che Johan Elmander, del Tolosa sia stato espressamente richiesto dalla Roma. Ha segnato come Fred che ha già chiesto di venire a giocare qui.

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