Mettiamo subito in chiaro che non voglio paragonare nè Luis Enrique a Guardiola, nè Piscitella a Cuenca: vorrei semplicemente analizzare la mossa tattica e la sfrontatezza dei due allenatori. All’andata “Pep” ed i suoi avevano trovato problemi a bucare centralmente il Milan: che fare? l’allenatore del Barça ha pensato, bene, di mettere Cuenca dal 1′, generando lo stupore di tutti i media italiani. Italiani. Pedro e Sanchez in panchina: nessuno capiva perchè. Dopo il primo tempo, qualcuno ha cominciato a vederci chiaro. Isaac Cuenca è stato schierato largo a sinistra e poi a destra, per allargare la difesa del Milan, per farsi seguire da Antonini ed Abate, per creare gli spazi per Daniel Alves a destra, per Iniesta a sinistra e per l’onnipresente Messi. Il giovane attaccante blaugrana non ha dato molto a livello tecnico, ieri sera, ma ha corso per tre persone: risultato? il Milan non è mai riuscito a ripartire palla al piede, solo lanci lunghi. Milan bloccato dietro.
Opinionisti vari, ieri hanno cominciato a dire: “chi, in Italia, avrebbe mai lanciato un ragazzino affidandogli la chiave tattica del match? nessuno. E’ questa la differenza con Guardiola“. Chi? Luis Enrique. Il tecnico della Roma ha fatto una mossa identica: nei 25′ di Catania aveva paura che gli etnei potessero chiudersi centralmente: ed ecco che parte titolare Piscitella, con il compito di posizionarsi largo a sinistra.
E quel giorno “il ragazzino” della Roma fece anche abbastanza bene. Quel giorno Luis Enrique sembrò un visionario.
Photo Credits | Getty Images