George Soros sbarcherà a Roma ad aprile

Secondo quanto riportato ieri dal portale marione.net, l’imprenditore statunitense George Soros, il cui nome già tempo fà fu accostato alla Roma come appetibile acquirente, sbarcherà nella capitale ad inizio aprile.

Non sono noti con precisione i motivi della sua visita, certamente non per visitare la città,  si vocifera che il ricco industriale possa incontrare la proprietà americana….staremo a vedere.

Photo Credits | Getty Images

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30 commenti su “George Soros sbarcherà a Roma ad aprile”

  1. Possibilità:
    1-La notizia è inventata
    2-Soros viene per investimenti privati
    3-Soros visita Roma da turista
    4-Soros diventa il “Berlusconi” della Roma con Pallotta il “Galliani 1” ricco della Roma. DiBenedetto sempre Presidente onorario, presente ad ogni partita, tipo un “Galliani 2”
    5-Soros entra solamente in collaborazione per la liquidità nella costruzione dello Stadio.
    6-Zamparini incontra a Roma Soros per il Palermo.

    Io lo dicevo da all’ora, $oro$ (Soros) era il perfetto ideale per la Roma, e poi c’era la Champions proprio qui. Qualche pulce interna alla Città fece saltare la trattativa. E chissà che Pallotta e DiBenedetto abbiano convinto nuovamente Soros ad acquistare la Roma. Da all’ora sono passati 3-4 anni, ma forse gli americani di adesso ripresentano una proposta di collaborazione dicendogli che a quel tempo c’era una società “imprendibile”
    ora tutto cambia…

    ACQUISTI

    Romero
    Isla
    Bastos
    Otamendi
    Eriksen
    Reus/Pedro
    Giroud/Higuain
    Manolas
    Jankovic/Falkenburg
    Cirigliano
    Tomic/De Marcos
    Markovic

    STIMA SPESA: circa 100 milioni di €

    “Con le cessioni, il Budget da 40 milioni di € e se entrasse SOROS, allora si potrebbe fare”

    ME LO AUGURO

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  2. Magari diventasse socio questo e cacciamo a calci il cullo la banca.

    Con i soldi de questo nn ce ne sarebbe piu per nessuno a livello mondiale,saremmo noi la squadra da battere.

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      • Soros se venisse veramente per acquistare parte del Club As Roma, forse potrebbe essere così:
        30% DiBenedetto LLC, 30% Soros, 25% Fondo Cinese, 10% Unicredit Banca, 5% Le Star (Totti, giocatori NBA, ecc.)

        Ma tanto finché la Roma perde 4-1 con l’Atalanta, tutti ci fanno i complimenti (chissà perché), quando la Roma vince e si parla di imprenditori, tutti a criticare la Roma (chissà perché), o questo è un altro modo per specularci sopra su questa notizia, oppure direi basta di far uscire notizie per illuderci:

        CON QUELLO CHE ABBIAMO PASSATO CI HANNO PRESO TUTTI PER I FONDELLI, E NOI LI CHE SOGNAVAMO, ADESSO FINCHE’ NON VEDIAMO NON CREDIAMO, PUNTO E BASTA.

  3. beh almeno stavolta non c’è rossella e il suo codazzo di damerini di palazzo che fanno ostruzionismo xché devono mungere milioni…

    se son rose fioriranno…

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    • a formello sono rimasti al periodo prima dell’invenzione della ruota…Soros è uno degli uomini più ricchi e influenti del mondo…

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  4. è na caxxata regà….se na notizia de tale importanza fosse stata solo 1/10 vera l’avrebbero riportata anche altri giornali…

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  5. io so sempre dell’idea che dietro a tutto c’è stato sempre lui, Pallotta e Yacopina erano con lui e ce so ancora, Di Benedetto è grande amico di Soros come gli ultimi due( ha detta dei giornali) , l’unici due che non ci sono mai entrati niente sono Ruane e D’amore….In fin dei conti si sta per ricomporre la cordata iniziale, Soros mandando avanti loro, per lo piu sconosciuti, è riuscito ad entrare nel sistema, direi ha usato la strategia del cavallo di troia. Ovvero ha mandato avanti 4 sconosciuti o quasi al punto che in molti li hanno dato degli straccioni, in questo modo è riuscito a non avere intoppi all’acquisto della società e a prenderla ad un costo molto inferiore da quello che aveva trattato……
    SE SOROS VUOLE UNA COSA SE LA PRENDE……
    e penso che le sorprese non finiranno qui!!!!

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    • beh , forse le ‘scorregge ‘ gliele hanno fatte quando e’ stato lui qualche anno fa…roba da niente…a fare ‘sto nome…
      ma a parte tutto questo io vorrei ragionare su una cosa….
      uno come soros entrerebbe in una ‘cosetta’ (dico ‘cosetta’ per le sue finanze ovviamente) come la Roma soltanto come partecipante , come socio etc?… volendo se la compra con i soldi per i suoi caffe’… magari aggiungo io…pero’ per il momento ci andrei piano con congetture molto fantasiose…

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      • ma si, nulla di ufficiale, solo chiacchiere da bar, anche lui deve mantenersi con il sito.net

  6. OT: giusto epr dare una dimensione di cosa significa costruire uno stadio:

    CORRIERE DELLO SPORT – Il fulcro dell’investimento-Roma è stato individuato subito dalla nuova proprietà: lo stadio. Da sei mesi gran parte del lavoro della cordata statunitense è finalizzato a questo. Prima le consultazioni “politiche” di DiBenedetto, ricevuto nell’ordine da Comune, Regione e Provincia. Poi gli appuntamenti con alcuni imprenditori romani e i sopralluoghi a Tor di Valle e Tor Vergata. Ancora, le parole di Mr. Tom: «L’esperienza del nuovo impianto, per i nostri tifosi, dovrà essere qualcosa di unico. Idealmente dico tre anni, ma più probabilmente parliamo di cinque». Poi però, i primi intoppi. Perché in Italia i problemi sono sempre gli stessi, specie se si tratta di mettere in piedi un affare di questa portata, per di più a Roma: tempi, modalità, interessi vari, gara d’appalto e così via. E l’amministratore delegato giallorosso Claudio Fenucci che confermava:«Attorno allo stadio servono tutta una serie di attività che rendano l’investimento redditizio, perché l’impianto da solo, in sé per sé, non basta» . Ora però la Roma ha deciso di fare in fretta. E dopo aver conferito il mandato esclusivo – nove giorni fa, mercoledì scorso – alla Cushman and Wikfield per l’individuazione dell’area congeniale alla costruzione dello stadio, il club giallorosso sa che entro poco più di tre mesi avrà il quadro dettagliato delle varie soluzioni. PROCEDIMENTO – La Roma, nelle figure dei soci americani, ha deciso di puntare, in qualità di advisor, sulla Cushman, «perché è un colosso della consulenza nel real estate e nel settore immobiliare» fanno sapere da Trigoria. Il processo, già in corso, è piuttosto semplice: la Cushman procederà con una sorta di bando, invitando i soggetti proprietari di terreni con determinate caratteristiche (numero di ettari, edificabilità, permessi e ordinanze varie) a presentare tutta la documentazione del caso. Poi, gli esperti valuteranno e selezioneranno le opportunità dei diversi terreni. Terzo step, analisi tecnica e stesura del rapporto finale. Che appunto, dovrebbe essere sui tavoli dei piani alti di Trigoria entro la fine di giugno, subito dopo la fine dell’iter che avrà portato all’aumento di capitale del club giallorosso. (…) AREE – Nessuna indicazione sulle aree già in esame. Ma quando si parla di “Cushman & Wakefield LLP”, si parla del top mondiale del settore. Che a livello nazionale è stato già advisor, nella dismissione di alcuni patrimoni immobiliari, di Unicredit, socio di minoranza della cordata americana proprietaria della Roma. E a livello locale, oltre ad avere la sede al centro della Capitale, in via Veneto, ha già lavorato anche con i maggiori costruttori, da Caltagirone a Parnasi e Scarpellini. E proprio di questi tre soggetti sono alcuni dei terreni maggiormente indiziati: Tor di Valle (di Parnasi, che dopo i contatti con i dirigenti giallorossi disse che«costruire lo stadio sarebbe un sogno» ) e Massimina (di Scarpellini) sono sicuramente in pole, poi ci sono Tor Vergata (di Caltagirone) e Bufalotta (di Toti). «Il lavoro è ancora in fase embrionale – ha detto Clara Zanussi, addetto stampa Italia della Cushman – nei prossimi giorni si farà una cernita delle segnalazioni ricevute e nel giro di due settimane arriveremo alla compilazione di una short list» . L’uomo che si occuperà in prima persona del progetto è Dan Meis, architetto americano specializzato nelle progettazioni sportive che recentemente Mark Pannes, membro del CdA giallorosso, dopo averlo incontrato a Trigoria, ha definito «top stade architecht» . Di Benedetto aveva già conosciuto Meis a Londra, nell’ottobre scorso, in una visita all’Emirates Stadium dell’Arsenal. Nello stadio di football di Los Angeles, nel Miller Park di Milwaukee e nella Saitama Super Arena, in Giappone, c’è proprio lo zampino di Meis. La Roma accelera. E vuole il top.

    Quindi tutto si può dire tranne che gli americani hanno perso tempo, in questo caso 😉

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