Londra (Inghilterra), 27 dic. – Missed. Dov’è finito Paul Gascoigne? Alcol, problemi mentali, infiniti e per ora inutili trattamenti riabilitativi: il tunnel in cui si è cacciato l’ex calciatore inglese non sembra avere vie d’uscita. Ora Gazza sembra scomparso: non si è presentato al pranzo di Natale a casa della madre Carol, e ora la famiglia teme il peggio. «Non sappiamo dove sia- hanno raccontato al Daily Star- Lo stavamo aspettando a casa della madre, ma non si è fatto vedere. Siamo andati a cercarlo, ma non lo abbiamo trovato e ora abbiamo paura che si sia rimesso a bere». Gascoigne era in cura da circa tre settimane in una clinica del Gloucestershire, seguendo la «Equine Assisted Psycotherapy», un programma riabilitativo di isolamento che prevede in particolare una sorta di dialogo con i cavalli. Tra l’altro proprio perchè l’ex centrocampista della Lazio pare stesse rispondendo bene alle cure, i medici gli avevano concesso un permesso di tre giorni per festeggiare il Natale in famiglia. Una situazione drammatica, che in una lunga escalation di eccessi, pare essere vicina all’epilogo. Tanto che persino il figlio Regan, 12 anni, in un documentario dal titolo «Saving Gazza» che andrà in onda l’anno prossimo, parla del padre senza speranze: «Morirà presto, non penso che ci sia alcun modo di aiutarlo. È mio padre, avrebbe dovuto aiutarmi e assistermi lui in tutti questi anni e non voglio piangere per lui. Sto male, mi dispiace vederlo in questo stato ma non è colpa nostra, stiamo già perdendo il nostro tempo».