Gian Paolo Montali, ex ottimizzatore delle risorse della Roma di Rosella Sensi, ha parlato a Sky Sport:
“Non mi nasconderò: mi mancano sia Roma, che la Roma. Ho vissuto due anni molto belli e mi sarebbe piaciuto continuare, anche far parte di questo progetto, ma è giusto che la nuova società abbia scelto uomini di loro gradimento. Eravamo tutti d’accordo nello scegliere Montella, si, un po’ mi ci rivedevo perchè io è da giovane che ho cominciato ad allenare ed a conseguire risultati importanti: avevo 26 anni. Montella ha le stigmate per fare questo mestiere, anche se fra tutti i nostri obiettivi era quello che conoscevo meno. Vincenzo è stato bravissimo nel gestire quel finale di gestione: non era per niente facile. E’ già un ottimo allenatore. Non aveva preferenze per i senatori, è un allenatore innovativo e si capisce dall’uso del Gps. Ha un carattere forte ed autorevole, non aveva nessun riguardo per i senatori: sono stato testimone di alcuni confronti. Montella era un uomo che poteva diventare il fulcro del progetto importante della Roma; ammiro molto chi difende a spada tratta un allenatore e lo pone al centro del progetto ed anche Montella lo meriterebbe, perchè ha una sua idea di calcio, come ce l’ha Luis Enrique. Quando c’eravamo noi, ci siamo incontrati diverse volte con De Rossi per il rinnovo ed aveva detto di voler rinnovare, aveva manifestato disponibilità, per questo abbiamo anche conuicato alla nuova proprietà la sua volontà. Per lui sarà una scelta difficile, perchè è molto legato alla Roma e a Roma“.
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