Michele Padovano, ex attaccante della Juventus, è stato condannato ad 8 anni e 8 mesi per spaccio di stupefacenti dal Tribunale di Torino. Oltre due tonnellate di hashish sono state attribuite all’andirivieni di vari malavitosi con base dalla parti di Venaria e dintorni. Padovano ha casa a San Gillio, in quei dintorni, ed è stato visto scendere un paio di volte dalla sua auto e sedersi ad un tavolino della gelateria del paese con Mosole e altre persone.
Alfredo Iuliano, padre di Mark, ex giocatore bianconero e compagno di squadra dello stesso Padovano accusa, attraverso la sua pagina Facebook:“Padovano è colpevole, riforniva anche i calciatori della Juventus tra cui mio figlio”ha aggiunto “”Altre vittime sicure Vialli e Bachini, che a causa della droga ha visto troncata del tutto la sua carriera”.
“Sono decine i calciatori vittime dello spaccio di Padovano. In questi anni ha tenuto stretti contatti di spaccio anche con qualche giornalista spacciatore cosentino. Padovano è un cancro da estirpare – ha scritto il padre di Iuliano – . Padovano era un trovatello cresciuto in un orfanotrofio, spacciava già da ragazzo, Dio gli diede l’opportunità di cambiare, invece portò la sua diabolica inclinazione anche nel calcio. E’ stato devastante. Mio figlio lo stimava anche perchè quando era bambino era il suo idolo nel Cosenza. Quando gli fece l’assist in Coppa Campioni e Padovano segnò di testa, Mark toccò il settimo cielo. Il suo affetto era purtroppo mal riposto”.
E non è tutto: “Inoltre resta ancora aperta la sua responsabilità sul caso Bergamini”, ricorda, facendo riferimento al calciatore del Cosenza morto in circostanze mai chiarite nel 1989.
Ai tempi del Ravenna, nel 2008, Mark Iuliano è stato trovato positivo a un metabolita della cocaina, la “benzoilecgonina” e per questo è stato sospeso per due anni.
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