Bologna, Menarini: “Vedrete adesso le nostre potenzialità”

Francesca Menarini, da tre mesi presidente del Bologna, racconta i suoi stati d’animo e le sue speranze. Da quando sulla panchina è arrivato Mihajlovic, fortemente voluto da lei e da suo padre Renzo, costruttore, ex socio di minoranza di Alfredo Cazzola, il Bologna non ha più perso. Non ha nemmeno vinto (quattro 1-1 di fila), ma quello che più conta, secondo la Menarini è che «adesso la squadra ha una fisionomia diversa, e più compatta, organica, corre: proprio come vuole Mihajlovic. Da adesso in poi si vedranno le potenzialità inespresse». Anche perchè, per salvarsi, bisogna cominciare a vincere e questa ‘pareggitè sta cominciando un pò a far male. «Domenica a Reggio Calabria – ha aggiunto – incontriamo una squadra che lotterà col coltello tra i denti, ma che è alla nostra portata. Dobbiamo vincere per salvarci: ma manca ancora più di metà campionato e io sono tranquilla». I primi tre mesi della guida in rosa del Bologna sono stati «piuttosto turbolenti», con il cambio di allenatore, le difficoltà della squadra e una pesante contestazione («giustissima, io mi sono vergognata») come quella dopo la partita di Cagliari. «Mihajlovic quando è arrivato non si è presentato con la lista della spesa – ha detto la Menarini – ma abbiamo dato disponibilità di ricorrere al mercato di gennaio, e lo faremo. Ovviamente nei limiti delle nostre possibilità, visto che non ci chiamiamo Moratti». Moratti però potrebbe essere uno dei principali interlocutori: in cima alla lista delle preferenze c’è infatti l’interista Dacourt. E in questi primi tre mesi da presidente, Francesca Menarini, figlia di una famiglia di importanti costruttori che sta pensando di costruire un nuovo stadio a Bologna, si è fatta anche un’idea, dall’interno, del mondo del calcio che finora aveva visto solo da fuori. «In realtà – ha detto – è come me lo immaginavo, ci sono banditi e persone oneste, proprio come in tutti i settori. Dopo calciopoli è stato dato un bel calcio alle cose negative, ma certe piaghe sono molto difficili da debellare».

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