Fiorentina, Gilardino coscienza sporca: “Non voglio più parlare della squalifica”

La punizione è finita. Alberto Gilardino esce dal castigo in cui è stato messo per due giornate dal giudice sportivo. Colpa di quel gol di mano a Palermo, involontario per il Gila ma non per Tosel che, visionate le immagini tv, lo ha squalificato privando la Fiorentina del capocannoniere del campionato. E gli effetti non hanno tardato ad arrivare. Due partite, zero gol all’attivo con Inter e Siena, uno al passivo e un solo punto in classifica. «Ma non credo che il fatto che la Fiorentina sia rimasta a secco dipenda dalla mia assenza», dice Gilardino. Che poi difende il suo sostituto, Pazzini: «È normale che dopo il mio ottimo inizio si dica questo, ma Giampaolo che ha giocato al mio posto ha fatto bene. Siamo stati anche sfortunati. Pazzini secondo me ha fatto due buone gare e non bisogna puntare il dito su di lui. Dipende dagli episodi e a Siena siamo pure stati sfortunati. Pazzini segnerà presto». Ma tanti non vedono l’ora che torni Gilardino: «Mi fa piacere avere la fiducia da parte di tutto l’ambiente, dai compagni e dai tifosi e che si aspetti il mio rientro. Ho visto entrambe le partite: mercoledì abbiamo fatto una grande prestazione contro l’Inter, a Siena forse ci è mancata la stessa convinzione, ma ogni partita fa storia a sè. Domenica abbiamo tenuto il pallino del gioco per oltre un’ora, poi gli episodi hanno indirizzato la gara in una certa direzione. Frey è stato impegnato ma anche noi abbiamo creato occasioni da gol. Non c’è motivo per preoccuparsi, quello che la Fiorentina ha dimostrato in questi anni deve lasciare ottimisti su una reazione immediata». Soprattutto di testa: «Abbiamo bisogno di crescere a livello mentale per arrivare al livello di Inter e Milan e vincere partite come quelle di Siena, ma il gruppo è forte. Siamo una squadra importante ma ci manca ancora qualcosina per essere grandi e dobbiamo trovarlo dentro di noi o dentro alla classifica. Il Milan ha avuto una serie di partite eccezionali, ha fatto molto bene e merita il primato». Magari, però, si mangia le mani per avere lasciato partire un Gilardino capocannoniere: «In questi dieci giorni sono stato spesso sul televideo a controllare di essere ancora in testa alla classifica marcatori». Intanto riparte dalla Champions: mercoledì la sfida con il Bayern. «Ho molta voglia di entrare in campo, giocare e fare una grande gara. Incontriamo una squadra che dopo la vittoria su di noi ha conseguito una serie di risultati positivi e si è ripresa al meglio. Mancherà Toni, ma ci saranno altri attaccanti straordinari, dovremo essere più lucidi possibili e giocare in velocità. Non sbagliare nulla nè sotto il profilo mentale che sotto quello della concretezza».

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