La conferenza stampa di Luciano Spalletti

Totti non parte per Torino. Inizia ad essere un problema per la Roma.
“Stiamo facendo di tutto per cercare di recuperarlo bene. Si è visto in quel periodo dove si è fermato, poi ha fatto due buonissime prestazioni. In seguito non ha potuto allenarsi per questa infiammazione. Stamattina aveva dolore al ginocchio. Ha provato ad accelerare ma non ce la faceva. Ieri ha fatto piscina per il potenziamento aerobico, oggi scatti per la velocità. Ma sarebbe anche dannoso per la squadra farlo giocare in queste condizioni. Quando gli sale il dolore deve abbassare l‘intensità. Non può forzare. Non può andare sull’avampiede”.
Era il caso di prendere in vice Totti?
“Può essere corretto da un certo punto di vista. Può darsi che ce lo abbiamo, come Vucinic. Poi c’è Baptista, che ha già ricoperto quel ruolo. E’uno di movimento che ha anche forza fisica. Siamo stati attenti a questo discorso”.
Che Juve si aspetta?
“La Juve ha cambiato l’umore attraverso i risultati. Può agganciarsi a una classifica importantissima con una vittoria. Saranno stimolati e tranquilli visto gli ultimi risultati”.
Ranieri ha detto che la Roma non è in crisi. Ha quasi fatto un pensierino alla panchina della Roma.
“La Roma è qualcosa di particolare. La Roma è la Roma proprio per il contesto, intorno a queste mura e questi monumenti. Io cerco di lavorare in maniera corretta e seria. C’è il periodo che ti gira storto nel calcio. Dobbiamo uscire rafforzati da questi momenti. E’ giusto che ci siamo allenatori che vogliono allenare la Roma. La Roma è una buona squadra. Sono convinto che potrebbero assolvere a questo ruolo per le capacità che hanno”.
Totti forse non doveva affrettare i tempi di recupero.
“Non lo so e adesso non mi interessa. La situazione è questa. Non vogliamo buttar via tutto il lavoro fatto in tre anni. E’ un momento difficile, ma non vorrei che ci si scordasse di quanto fatto. Ci dobbiamo dare delle scadenze e vedere alla fine il bilancio. L’altra sera quando ho deciso di far giocare Totti, c’era quella disponibilità. Lui dentro quei trentacinque minuti ha sentito che non stava bene”.
Baptista come sta?
“Sta bene. Ha recuperato, è a disposizione”.
La Juve che squadra è?
“E’ una squadra di grande livello, ha ricreato l’entusiasmo. Ha il vantaggio di aver fatto buoni risultati. La nostra situazione crea invece più difficoltà”.
Le voci di lei sulla panchina della Juventus?
“Non ci interessa al momento questo discorso”.
La Stampa se ne è uscita con dei dissapori tra lei e De Rossi.
“Io parlo con il ragazzo e il ragazzo mi fa vedere che è totalmente estraneo a queste allusioni. Io parlo direttamente con i giocatori tirati in ballo. Quella con il medico della Lazio per esempio non è vera. Io a cena una sera, ho fatto un autografo al figlio di una persona che poi mi ha detto che era il medico della Lazio. L’episodio di De Rossi, che io gli avrei negato di non partire per restare vicino alla famiglia: non è vero.
Io i giocatori li conosco da tre anni e se Daniele mi avesse fatto una richiesta del genere lo avrei accontentato di certo.  Vi pare che non lo avrei fatto per un giocatore che mi ha dato il cu.. per tre anni? Se scrivete il contrario vuol dire che in tre anni non mi avete ancora conosciuto".
Come sta Cassetti?
"Ha ancora qualche problema. Non possiamo dire quando tornerà".
Domani bisogna vincere per forza. C’è il rischio che tutta questa voglia di rivincita si tramuti in tensione?
“I ragazzi sono carichi e vogliono fare il risultato. Sanno che stanno vivendo un momento negativo e questo è un rischio che bisogna correre e bisogna fare molta attenzione”.
 
Come sta Juan?
“Bene. Sta migliorando attraverso l’allenamento”.
Un pareggio a Torino sarebbe un buon risultato?
“Noi andiamo lì per vincere e per fare risultato. Se dovessimo andare a Torino per giocare per il pareggio sbaglieremmo. Noi conosciamo le potenzialità del gruppo e dei ragazzi e sappiamo che possono vincere, snaturalizzarli adesso sarebbe ridicolo e farebbe solo peggio”.
Cicinho, ad un sito brasiliano, ha detto di essere stato ad un passo dal San Paolo. Lei che dice?
“Non mi risulta, anzi io sapevo il contrario. A parte quello sfogo ad inizio stagione, la situazione con Cicinho è sempre stata buona. Anche lui, in quell’occasione, si è reso immediatamente conto di aver sbagliato ed è venuto il giorno stesso a chiedermi scusa. Si è risolto tutto, e da lì ha cambiato atteggiamento”.
Cicinho ha qualche limite in fase difensiva. Sta pagando il momento no della squadra?
Sicuramente. La squadra non sta vivendo un buon momento e lui ne risente in maniera particolare. Ma non dimentichiamoci che lui ha sempre avuto delle caratteristiche più offensive”.
In questi giorni ci sono stati altri confronti con la squadra?
“La squadra ha accettato senza problemi la decisione del ritiro. Da un mio punto di vista, credo che se le cose vengono imposte, non si ottengono grandi risultati. Lo dico per esperienza personale: al mio primo anno ad Udine abbiamo fatto le ultime 10 giornate in ritiro e ci siamo salvati alla penultima. La squadra c’era, avevo Fiore, Giannichedda, Muzzi ma era stato imposto. Io sono convinto che qui si possa parlare con i ragazzi, sappiamo di essere in difficoltà e siamo i primi a volerne uscire”.

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