Lazio, Rossi gioca col tridente

Tutti e tre insieme, a formare il tridente pesante, quello sognato da tutti i tifosi della Lazio. A Verona, contro il Chievo, il tecnico Delio Rossi schiererà con tutta probabilità Pandev, Zarate e Rocchi dal primo minuto. A spingere l’allenatore biancoceleste a mandare in campo il capitano della Lazio, appena recuperato da un problema agli adduttori della gamba sinistra, è stato soprattutto il giudice sportivo Tosel che ha squalificato Mauri e Foggia per le frasi ingiuriose rivolte al termine della gara contro il Napoli al direttore di gara e ai suoi assistenti. Senza i due centrocampisti offensivi (il cui stop è stato oggi ridotto ad un solo turno dalla corte di giustizia federale), il reparto avanzato sarà per forza di cose completato da Rocchi. Lo stesso bomber veneziano, ieri sera, aveva già fatto trasparire tutta la sua voglia di rientrare: «A tutti i tifosi della Lazio voglio dire che ormai sono pronto a tornare e a dare un aiuto alla squadra sin da domani». In realtà, durante la conferenza stampa odierna, Rossi ha cercato di non dare per certa la maglia da titolare sulle spalle di Tommy-gol: «Rocchi sta meglio e quindi farà parte del gruppo, ma devo ancora valutare se metterlo in campo dal primo minuto, è una ipotesi. Anche perchè due giorni fa abbiamo giocato e ieri è successo quello che è successo (si riferisce alle squalifiche per due turni di Foggia e Mauri inflitte dal giudice sportivo). Oggi vediamo come andrà a finire e poi saprò come comportarmi». «Metterò in campo una squadra in base alle caratteristiche dei giocatori che avrò a disposizione – ha spiegato Rossi a Formello – visto che abbiamo qualche elemento fuori per infortunio o per squalifica. Di certo non stravolgerò la formazione, giocheremo sempre alla stessa maniera». Davanti ci sarà un Chievo alla ricerca di punti pesanti per risalire la china della classifica: «È una società con una politica ben chiara ed abituata anche alle difficoltà che si possono incontrare in serie A – ha sottolineato l’allenatore della Lazio -. Intorno alla squadra c’è un ambiente sereno anche perchè quando è retrocessa non ha fatto drammi, anzi, ha rivinto il campionato di B non spendendo tanto. Ha portato avanti la sua politica e questa credo sia la sua forza. Il Chievo è una squadra organizzata, ha velocità davanti e ci metterà in difficoltà perchè il suo gioco lo sa fare bene». Difficoltà che, però, dovranno essere superate per non inanellare l’ennesimo risultato negativo nel mese di ottobre. «Ma questa mi sembra una statistica un pò forzata – ha voluto precisare Rossi -. Dipende da tante situazioni, da infortuni, squalifiche, dagli avversari che si affrontano, se si è impegnati in Champions League. E comunque a me, più dei risultati, interessano le prestazioni. Togliendo la parentesi di Bologna, la squadra sta facendo quello che doveva fare. Poi è ovvio che si può fare meglio e si deve fare meglio». Per quanto riguarda la formazione, Rossi dovrebbe concedere un turno di riposo allo svizzero Lichtsteiner, rilanciando sulla fascia destra il giovane De Silvestri. In difesa, considerata l’assenza di Cribari, la coppia centrale sarà formata ancora una volta da Siviglia e Rozehnal mentre, a centrocampo, viste le assenze (fuori oltre ai due squalificati anche gli infortunati Manfredini, Matuzalem, Meghni, Firmani e Del Nero) tornerà il francese Dabo accanto a Ledesma e Brocchi.

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