«Dopo finte occupazioni e disagi alla maggioranza degli studenti è un grave errore oltre che atto di prevaricazione privare il Consiglio degli Studenti del diritto di riunirsi, eleggere un presidente e soprattutto svolgere la propria funzione di rappresentanza studentesca, ancor più in un periodo così delicato e critico come quello che sta attraversando l’Università italiana». Così Stefano Pacetti e Marco Pingitore, senatore accademico e responsabile di Azione Universitaria nel terzo ateneo romano, commentano la decisione del rettore Fabiani di annullare il consiglio degli studenti che si sarebbe dovuto tenere oggi. «Per espletare fino in fondo il nostro mandato di rappresentanza – aggiungono i dirigenti locali di Azione Universitaria – consegneremo al Rettore una lettera nella quale gli studenti chiedono le motivazioni di tale gesto ed un comportamento coerente con le azioni intraprese nel recente passato così da dimostrare buona fede e assenza dei quantomeno legittimi sospetti di strumentalizzazioni politiche. Per una corretta informazione – concludono – oggi siamo presenti con banchetti in 5 facoltà su 8 dell’Ateneo per raccogliere firme contro il blocco della didattica e illustrare la nostra posizione sulla riforma e sull’università che vorremmo: senza tagli ma soprattutto senza sprechi e senza baroni».