Rassegna Stampa | CorSport | Forse è svelato il mistero Pizarro, almeno per quanto riguarda le partite di Genova e Bologna. Il giocatore cileno sarebbe riuscito a scendere in campo mercoledì solo dopo diverse infiltrazioni e aver preso antidolorifici.
Si dirà: ma quali prove ci sono che Pizarro si sia rifiutato, anche solo una volta, di giocare? Non ce ne sono. Anzi c’è da dire che la versione ufficiale della società e dello staff medico romanista, è sempre stata di completa assoluzione nei confronti del giocatore che, tra l’altro, può vantare consolidati e recipro ci ottimi rapporti con gran parte della dirigenza romani sta.
Lasciando da parte tutto quello che era accaduto in precedenza, ci limitiamo a ri portarvi la versione ufficiale a proposito di quello che è accaduto tra Genova sabato scorso e Bologna tre giorni dopo. Dunque: domenica mattina, nell’albergo che ha ospitato il ritiro dei giallorossi a Genova, Pizarro si sveglia con un for tissimo mal di schiena, proble ma, tra l’altro, con cui ciclica mente è costretto a convivere da diversi anni. Nonostante le cure, infiltrazioni comprese, non c’è stato niente da fare, Pizarro è stato costretto a se dersi in tribuna.
Possibile, però, che tre giorni dopo il giocatore sia stato in grado di scendere in campo e rimanerci, dopo quasi tre mesi d’assenza, per tutti i settantaquattro minuti più recupero della partita con tro il Bologna? Sì, secondo la versione ufficiale, infatti, le settantadue ore trascorse, ab binate alle cure cui si è sotto posto il giocatore, hanno con sentito che scendesse in cam po. Tra le cure c’è da dire che Pizarro si è sottoposto anche a infiltrazioni di antidolorifici.Che hanno avuto il loro effetto. Anche se dopo, sul charter che ha riportato la Roma a casa, svanito l’effetto delle medici ne, ci assicurano che Pizarro era quasi bloccato dal mal di schiena.