Rassegna Stampa | Il Tempo | La Roma è tornata a vincere dopo quasi un mese, con in panchina il neo allenatore Montella, che come ha detto ai microfoni, si è emozionato molto solo al fischio finale.
Volere volare. La Roma montelliana è decollata: una mano ce la mette De Rossi, un’altra Banti che la vede ma non la punisce, il piede buono ce lo rimette De Rossi e la testa lo sventurato Cherubin. Il decollo è riuscito: tre punti e vittoria ritrovata dal 27 gennaio. Allora si può dire, buona la prima per Vincenzo Montella. «Solitamente sono molto distaccato, ma al fischio finale mi sono davvero emozionato. Ringrazio tutti i ragazzi per questa emozione». Emozioni, carattere e uomini giusti al posto giusto: questa è stata la ricetta della prima Roma targata Montella. «Ho pensato che il 4-2-3-1 permettese ai giocatori di agire ognuno nel proprio ruolo. Pizarro mi seriva, gli ho chiesto uno sforzo ed è stato eccezionale. Ha giocato con un antidolorifico e per questo lo ringrazio. Doni? Ho scelto lui perché complessivamente lo reputo più forte di Julio Sergio. Ma tutti i ragazzi, anche Totti che per me resta un interprete importantissimo, sono stati disponibilissimi».
Il Bologna contesta la mancata espulsione di De Rossi, Montella dribbla l’argomento con signorilità. «Preferisco non entrare nella polemica, comunque se devo dare un giudizio la seconda ammonizione poteva starci ma anche no. L’arbitro ha considerato quel colpo di mano involontario». Il presunto graziato De Rossi applaude la Roma ritrovata: «Abbiamo ritrovato lo spirito battagliero e il 4-2-3-1 è il modulo a cui siamo abituati. La mano? Forse avrei protestato anche io». Viva la sincerità. Il neo direttore operativo Gian Paolo Montali, andato ai microfoni dopo una telefonata dai toni particolarmente accesi con Rosella Sensi che voleva mantenere il silenzio stampa, benedice Montella e auspica prudenza: «Un buon inizio, ma non dobbiamo fare troppi voli pindarci».
