Ranieri molla: «Mi dimetto»

Rassegna Stampa | Il Romanista | Dopo 18 mesi e 536 giorni, Ranieri ha concluso la sua avventura alla Roma, nel dopo partita di Genova.

Il Romanista riporta anche alcuni retroscena sul comunicato ufficiale diffuso all’Ansa.

Ha attraversato il campo a passo svelto sotto la pioggia. E’ entrato nello spogliatoio, si è tolto il piumino bagnato. Ha guardato i giocatori negli occhi, uno ad uno. Ha chiesto a tutti di aspettare un attimo prima di fare la doccia.
Poi, nel silenzio totale, con in sottofondo solo “Il Pescatore” di De André cantato a squarciagola dai tifosi del Genoa, ha preso la parola:
«Vi ringrazio per come avete corso e lottato. Oggi, ma anche in questi mesi. Avremmo potuto fare tante cose insieme: vincere l’anno scorso e riprovarci quest’anno. Non è andata e a questo punto mi pare chiaro che devo essere io a farmi da parte».

Così Claudio Ranieri, dopo 18 mesi e 536 giorni, ha chiuso la sua avventura romanista. All’ombra dell’ultimo sole (che ieri a Genova non si è visto e non poteva essere diversamente) a un mese dall’ultima vittoria – datata 22 gennaio, 3-0 al Cagliari – l’allenatore che lo scorso anno ha portato la Roma al secondo posto ha detto basta. Affidando poi le sue dichiarazioni ufficiali all’Ansa: parole scritte di suo pugno sull’aereo e comunicate via sms a persone di sua fiducia che le hanno diffuse, mentre intorno la squadra rimaneva in silenzio.

Così come in silenzio, rumorosissimo, erano state accolte le sue parole di addio nello spogliatoio: «Al fischio finale dopo una partita vibrante, sono andato negli spogliatoi per ringraziare la squadra per la prestazione ed ho deciso di rassegnare le dimissioni. Fino ad oggi ho sempre pensato al bene della Roma, della società e della squadra. Oggi siamo entrati in campo con la voglia di lottare e vincere, per tutti quelli che amano la maglia e la città. Ogni minuto della mia giornata è per la Roma – ha aggiunto – ho sempre detto che per me una sconfitta faceva più volte male, ma veder i miei ragazzi lottare fino alla fine e perdere mi scuote nel profondo». Ranieri è poi passato ai ringraziamenti: di rito spesso, in questo caso davvero sentiti: «Ringrazio tutti i tifosi e la Dottoressa Sensi, insieme, nonostante le difficoltà, abbiamo fatto un grande lavoro l’anno scorso e quest’anno. Sono e rimango un uomo di campo e dopo una partita come quella di oggi, ritengo sia giusto dare un segnale, per amore di questi colori e spero che questa mia decisione sia utile a spronare la squadra. Lo sport e il calcio hanno dei valori che per me e per chi ci mette lavoro e passione, sono la vita ».

Una volta inviato il comunicato all’Ansa, Ranieri è andato a Trigoria con la squadra, dove i dirigenti avevano convocato un vertice notturno. Che però servirà a poco, almeno a leggere le parole di Rosella Sensi: «Prendiamo atto – ha commentato perplessa il presidente – delle sue dichiarazioni. Questa sera non faremo nulla, ci riserviamo di decidere dopo una riunione in programma domani mattina (oggi, ndr) alla quale parteciperanno oltre a me, i dirigenti e i giocatori». I giocatori sono stati convocati per le 11, lo stesso Ranieri dovrebbe andare al Bernardini verso le 10 per incontrare la Sensi e non è escluso che ci possa essere anche la presenza di un rappresentante di Unicredit. In ogni caso, il presidente sentirà il parere (vincolante) dell’istituto di credito che pochi giorni fa aveva confermato la fiducia al tecnico davanti a tutta la squadra ma che adesso sembra favorevole alla soluzione interna (gradita anche alla squadra) che risponde al nome di Vincenzo Montella, con piccole chanche anche per Alberto De Rossi. Una delle giornate più difficili della storia romanista prende forma al fischio finale di Genoa-Roma.

Mentre Ranieri parla alla squadra nello spogliatoio, l’ufficio stampa della Roma comunica che «nessuno si presenterà a parlare. L’unico autorizzato è Gian Paolo Montali». Nell’attesa che il direttore si presenti alle telecamere le voci si rincorrono senza sosta: ritiro in Liguria, a Bologna, in Toscana, a Trigoria. E poi ancora: Ranieri dimissionario, Ranieri esonerato, decide la Sensi, decide la banca, c’è persino chi dice che DiBenedetto dagli Stati Uniti pretenda spiegazioni. Finalmente Montali parla: prima alle tv, poi in conferenza. E fa chiarezza. Annunciando il vertice notturno e rimandando ogni decisione definitiva a lunedì «perché – spiega – non è il momento di decidere con la pancia». La squadra decolla da Genova alle 19.40, 20 minuti dopo l’orario previsto. A Fiumicino l’aspettano una cinquantina di tifosi, ma i contatti vengono evitati visto che i giocatori vengono prelevati direttamente dalla scaletta dell’aereo. La squadra arriva a Trigoria mezzora dopo: oltre a giornalisti e fotografi, ad attendere i giocatori una quarantina di tifosi. Lanciano uova e bottigliette, ma nessuna scena di guerriglia come quella di sabato. All’interno del Bernardini va in scena il confronto tra dirigenti e giocatori, che vengono richiamati alle loro responsabilità. Tutti, soprattutto adesso che con l’addio (probabile) di Ranieri vengono a cadere tutti gli alibi. Al confronto sono presenti anche i giocatori non convocati per Genova, come De Rossi, che arriva poco prima delle 21 e sarà poi l’ultimo ad uscire, mentre tra i primi ad abbandonare Trigoria ci sono stati Menez e Pizarro. Il Pek è poi andato a cena con Borriello, Totti e De Rossi.
Il primo ad andarsene era stato Ranieri alle 21.55: la sua Smart è scortata dalla polizia, ma i tifosi sono indifferenti al suo passaggio. Tutt’altro atteggiamento di quello avuto con Vincenzo Montella: quando il pullman che porta lui e i Giovanissimi arriva a Trigoria, qualche minuto prima della Roma, ci sono solo applausi e cori per l’Aeroplanino. La sensazione è che si tratti tanto di un’investitura popolare. E che il nuovo corso sia già iniziato.

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6 commenti su “Ranieri molla: «Mi dimetto»”

  1. Ranieri ha fatto quel che doveva, ha fatto un sacco di errori ma sempre in buona fede. Lo stesso non si può dire di molti, troppi giocatori o dirigenti. Grazie per l’anno scorso mister e grazie per questa saggia decisione (da tifoso vero). La rispetto di più ora. Adesso pensiamo a risollevarci ma a giugno RIFONDAZIONE.

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  2. Ieri una squadra intera ha fatto pena. Non prendi un goal appena hai segnato il 3-0 e non prendi altri tre goal con una difesa a 5 schierata…prendi 4 goal perchè hai mollato, sei nel panico e non sei in grado di reagire. Ranieri ha le sue colpe, le ha sempre avute nella gestione della squadra, dello spogliatoio e della partita. Non ha mao saputo leggere una partita e i cambi li fa a caso, però in campo ci va gente che si deve solo vergognare.

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  3. si difatti…puoi anche sostituire tutte le ounte e mettere tutti difensori, non se pò annà dallo 0-3 al 4-3 in 30 minuti. Ranieri può avere tutte le colpe che volete sul piano del gioco, ma in campo se non ci metti testa e gambe puoi avere una squadra de Maradona, li schiaffi li pigli comunque. I giocatori si dovrebbero vergognare per quello che ci hanno fatto vedere e stare zitti fino a fine anno!!!

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  4. Raniè ti è mancata veramente personalità queste ultime partite, l’anno scorso ci hai fatto sognare a sto giro non so che tè preso, fatto sta che se fossi in te avrei dato 7 schiaffioni a ogni giocatore prima di dimettette

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  5. Puoi sbagliare tutti i cambi che vuoi…puoi mettere un’attaccante in porta e il portiere centravanti…4 goal in 30 minuti se non li vuoi prendere no li prendi.

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