Mancini resta.. per ora

Calciomercato: Amantino ManciniSe qualcuno si aspetta che la soluzione delle attuali difficoltà della Roma arrivi dal mercato invernale dovrà rassegnarsi. Ciò che la società ha in programma per gennaio, infatti, verrà stabilito in un vertice apposito che si terrà a Trigoria tra giovedì e venerdì, ma si può sin d’ora escludere che le strategie prevedano cessioni eccellenti o acquisti importanti. L’allenatore è infatti soddisfatto del suo gruppo sia qualitativamente sia quantitativamente. Al massimo, sarà dato l’ok per mandare a giocare elementi poco utilizzati in questo inizio di stagione come l’albanese Pit, il ghanese Barusso, forse anche il portoghese Antunes che a Trigoria rischierebbero continua anticamera. Al momento, insomma, le probabilità che vengano ceduti e di conseguenza rimpiazzati giocatori come Mancini e Ferrari sono prossime allo zero. Spalletti, del resto è stato chiaro anche pubblicamente: «Lo dico subito – ha detto nel corso di una recente conferenza-stampa – in modo che non ci siano dubbi: a me sta bene questa squadra qui. A gennaio non voglio nessuno e non voglio che vada via nessuno». Così accadrà. A meno di eventi imprevedibili e al momento solo ipotizzabili, quali degenerazioni di rapporti al momento un po’ tesi ma tutto sommato gestibili, tutto resterà com’è.
Mancini è ovviamente il giocatore maggiormente implicato in questi discorsi sia per il rendimento insufficiente sul campo, che autorizza molti tifosi a chiederne la cessione anche immediata, sia per lo stop delle trattative per il rinnovo del contratto stanti le posizioni assai distanti tra la società e il giocatore. Dopo i più recenti abboccamenti e il mai smentito incontro riportato da Il Romanista tra il manager di Amantino, l’irriducibile Gilmar Veloz, e il presidente dell’Inter Moratti, la questione del rinnovo con la Roma è andata in stallo. Rosella Sensi è ferma sulla posizione di un’offerta di rinnovo a 2,5 milioni di euro di stipendio annuale garantito, più premi, mentre il giocatore vuole almeno un milione in più. Le posizioni appaiono inconciliabili e il divorzio a fine stagione sembra davvero inevitabile. A complicare le cose sono arrivate poi le prestazioni sconcertanti del brasiliano che rendono più caldo il clima e stanno usurando persino la disponibilità del tecnico, una volta entusiasta del giocatore e oggi assai più scettico. Alla sostituzione di Mancini la Roma sta pensando da tempo e i nomi sono sempre gli stessi: il sogno è Mutu, ma il candidato più gettonato resta Di Natale, 30 anni compiuti ad ottobre. In ogni caso, il discorso è rimandato a giugno.
Sembra destinata ad una soluzione positiva, invece, la trattativa per il rinnovo di Matteo Ferrari, anche se la firma è ulteriormente slittata. Per ora, il giocatore ha chiesto un ingaggio di circa due milioni all’anno per tre anni, la Roma è ferma ad una proposta di un contratto di quattro anni ad una cifra simile a quella attualmente percepita (1.700.000 euro all’anno). La distanza è colmabile e il giocatore non ha nessuna intenzione di cambiare aria. Fiorentina e Juventus restano alla finestra, la Roma ha la priorità ed al prossimo incontro, magari ad inizio anno, potrà arrivare anche la fumata bianca. Potrebbero invece lasciare Trigoria a gennaio l’esterno Pit, giocatore che potrebbe esordire proprio domani in Coppa Italia, e il centrocampista Barusso, soprattutto se Aquilani dovesse dimostrare di aver dimenticato i suoi problemi muscolari. Resta da valutare la posizione di Antunes, l’esterno mancino portoghese che ha destato l’ammirazione di tutti all’esordio col Manchester e poi è finito dritto in tribuna nella gara di campionato col Torino. Con lui la Roma pensa di aver risolto il problema in prospettiva della sostituzione di Tonetto e giovedì (o venerdì) si valuterà semmai la possibilità di mandarlo a giocare sei mesi per fargli maturare qualche altra esperienza. Di sicuro, il prossimo anno sarà ancora a Trigoria.

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