Una Roma con poche idee riesce in extremis a portare a casa tre punti importantissimi per non perdere il treno che la lega alle prime squadre del campionato. Partita veramente difficile quella contro il Cesena di Ficcadenti, che accorciava su ogni azione e spesso ripartiva in contropiede, seppur non concretamente. Primo tempo in cui le due squadre si sono studiate molto e le uniche occasioni hanno visto come protagonisti Vucinic e Totti, ipnotizzato da un ottimo Antonioli. Qualche errore di troppo come al solito a centrocampo dove spesso i mediani erano in difficoltà e soffrivano le ripartenze di gioco dei romagnoli. Ad inizio ripresa annullato giustamente un gol a Giaccherini, reo di aver mandato in rete con la mano sinistra, superando Doni. Se la prima frazione di gioco non aveva entusiasmato per occasioni avute la seconda non è stata da meno. Solo le scorribande di Menez hanno messo in difficoltà la difesa bianconera.Il francese però non era sufficientemente seguito dai suoi compagni e le azioni sfumavano di continuo. Nel finale Ranieri utilizza i due cambi rimasti facendo uscire Vucininc e lo stesso Jeremy per lasciare spazio a Borriello e ad Adriano. E’ proprio da una loro azione, in cui il bomber napoletano colpisce la traversa e il brasiliano sbaglia incredibilmente di fronte all’estremo difensore dei padroni di casa, che arriva il gol con un tiro fortunosamente deviato in rete da Pellegrino. Esplodono di gioia i 4000 mila supporters giallorossi al Manuzzi, che per l’ennesima volta hanno dato dimostrazione del loro affetto nei confronti di una squadra a tratti irriconoscente e spesso lontana dal bel gioco di una volta. Vittoria doveva essere, vittoria è arrivata, ma…..