Rassegna Stampa | CorSport | Il Mister cerca di calmarsi dopo la polemica con Sky, parlando della partita col Bari, ma sembra chiaro che un pochino di tensione esiste ancora.
Dopo la polemica con Sky, Claudio Ranieri prova a tornare sereno, ma si vede che neanche la vittoria sul Bari riesce a cancellare i problemi che si porta dietro. E’ difficile gestire la Roma in questo momento, soprattutto per la situazione della società: « E’ stata una gara difficile perchè il Bari senza tanti titolari ha cambiato gioco e ha messo 5 centrocampisti. Sapevamo di incontrare difficoltà, ma la squadra ha giocato con giudizio. A noi brucia non avere i 4 punti con Bologna e Chievo. Ci crea apprensione ».
PIZARRO -Ranieri ha spiegato la situazione di Pizarro, al centro della polemica televisiva. «Pizarro non ha perso posizioni, in queste ultime partite è andato in panchina perchè infortunato o influenzato.
Anche Adriano ha avuto l’influenza, altrimenti lo avrei fatto giocare. Il presidente ha detto che non sarà ceduto? Io mi allineo. Con una rosa con tanti titolari e con alcuni ragazzi che hanno fatto bene, dal momento che giochiamo su tre fronti se posso risparmiarlo quando non è al top lo faccio. Non vedo dove sia la polemica se alla fine avrà fatto 40 partite e non 60. Gli ho chiesto: quanti minuti mi puoi dare? Lui mi ha risposto: credo venti». Ranieri ammette che il cileno in questo periodo non è contento: «Se lui c’è rimasto male perché non l’ho fatto giocare subito allora sta sbagliando, ma capisco perchè si è sempre sentito un titolare e gli sono stati chiesti sacrifici quando non era al 100%. Tutti soffrono la situazione, perchè tutti vorrebbero giocare sempre. Dobbiamo metterci d’accordo se vogliamo una rosa ampia. Le punte hanno accettato il discorso, anche i difensori. Può darsi che David non lo stia accettando, ma finora una sola volta è venuto in panchina quando era in condizioni di giocare. Se c’è rimasto male mi spiace, manon posso farci niente».
TENSIONI -Sabato potrebbe toccare a Doni, in lista di partenza. Ranieri esclude pressioni dellasocietà: «Nessuno mi può dire chi devo far giocare, non mi facevo condizionare quando ero giovane, figuriamocioggi. Se sabato avessi bisogno di Doni mi sentirei sicuro. Fino a due anni fa era l’idolo dei tifosi. Mi dispiace per i fischi al suo ingresso, mai poi ho sentito gli applausi». Ranieri ammette anche che ci sia uno spogliatoio “caldo”: «E’ vero, in campo ci sono spesso scambi di opinione, ma l’atmosfera è sana. Se c’è qualche vaffaè perchè le aspettative sono altissime e non riuscendo a stare ai primi posti c’è rabbia. Preferisco un vaffa al menfreghismo. I giocatori vogliono reagire, se così non fosse sarei il primo ad andarmene». Il Bari si è lamentato per il gol in fuorigioco: «A Ventura faccio vedere la nostra partita di Brescia. Ha tutta la mia stima, lo conosco da tempo. Non siamo riusciti a sfruttare al massimo le loro assenze. Era importante vincere e in alcune circostanze non importa come». Ranieri assolve Totti, ma dai discorsi si capisce che il capitano non è inamovibile: «Ci sta un periodo di scarsa vena. Se ci fosse stato Vucinic sarebbe venuto in panchina. Anzi, se stava bene avrebbe giocato anche Adriano con Vucinic, e Borriello e Totti avrebbero riposato». Sabato a Milano è probabile che sarà il capitano a partire dalla panchina.