Dopo l’ennesimo passo falso siamo arrivati al culmine della crisi giallorossa. La pazienza è finita da un pezzo e il tempo per recuperare questo avvio cosi nero è già terminato.
In dodici partite ufficiali la Roma ha riportato sei sconfitte, quattro pareggi e soltanto due vittorie, 11 reti segnate e 21 reti subite, per una media di quasi due a partita. Troppo poco se guardiamo l’organico a disposizione e se pensiamo che solo qualche mese fa con gli stessi (o quasi) effettivi si è sfiorata l’impresa.
I problemi sono indubbiamente tanti, società, preparazione fisica, infortuni, etc ma è preoccupante vedere giocatori di prima fascia sbagliare giocate elementari. Premettendo che è impossibile dimenticare come si gioca a calcio in cosi poco tempo ci domandiamo:
Sarà un caso che l’unico giocatore che sembra essere in condizione fisica ottimale è proprio l’ultimo arrivato dalla campagna acquisti? Senza i gol di Marco Borriello la Roma sarebbe ultima in classifica e ultima nel girone di Champions altro che “Problema Borriello“.
Perché dopo 8 giornate il mister non è riuscito a dare una identità di gioco alla squadra? Gli automatismi, i movimenti e gli inserimenti senza palla sono sconosciuti a Trigoria?
I moduli provati fino a questo momento in 12 partite ufficiali sono decisamente troppi e tutti con formazioni differenti. Si è generata troppa confusione…
La squadra corre molto ma male e nel finale di gara siamo costantemente presi a pallonate da tutti. Soffre in fase difensiva e crea poco o nulla in fase offensiva. I gol sono scaturiti quasi tutti attraverso giocate personali o qualche genialità di Totti e Borriello.
La partita di Parma, tralasciando l’orario balordo, elogio alla dipendenza del calcio dalla televisione, doveva essere la partita della rinascita, al contrario ha incrementato la grande confusione che regna dentro le mura giallorosse, lasciandoci pochissimi aspetti positivi e tantissimi negativi.
I mille tifosi al seguito della squadra hanno fischiato, stufi di questa situazione. Il tifoso chiede rispetto e una squadra che lotti ogni giorno per vincere.
Riccardo Lelli