Ok, anche ieri sera la curva c’era; sottotono, ma c’era. Era il resto dello stadio ad essere assente ingiustificato. Ma d’altro canto si sa, i nostri amigos degli altri settori non sono proprio i più assidui frequentatori degli spalti quando la Roma va male. Che c’era qualche concertino o qualche imperdibile evento in discoteca del quale non ero stato informato? No perché vorrei ricordare a tutti i tifosi della Roma che qua c’è del lavoro da fare; c’è da tirare fuori dai pasticci una squadra, che al di là della vittoria, di problemi irrisolti ne ha ancora tanti e non so dove abbiate trovato il cuore di andarvi a ubriacare agli aperitivi del sabato sera invece di incitarla fino alla morte ieri allo stadio. Non che non ci si debba ubriacare, anzi, quella è una pratica che consiglio a tutti e a tutte le ore, intendiamoci.
Tra tutti gli acquisti del calciomercato estivo, insomma, abbiamo perso di vista di cosa aveva bisogno veramente la Roma. Io, ad esempio, avrei ingaggiato l’ormai celebre Ivan Bogdanovic e l’avrei messo lì, a cavalcioni sul muretto alla base della curva, a incitare una folla che sembra aver perso le corde vocali per colpa di non si sa ben cosa, forse della pasta e fagioli ottobrina, notoriamente rovente. Ivan, visto che sei disoccupato, ti faccio un offerta pubblica: vieni a Roma, da quello che si vede ti piace la buona tavola, abbiamo abbondanza di belle ragazze, parecchi ferramenta, tre quattro personaggini come te a farti da scagnozzi in Curva li trovi sempre… ti affido una missione importantissima… ti faccio coordinare il lancio dei bomboni allo stadio. Eh? Che ne dici? Ti alletta? No? Sei sicuro? Non hai visto come qui in Italia regna l’impunità? Bello vero? Il paradiso, cacchio. Dove lo trovi un paese così? Vabbè, fai come ti pare, quando vuoi noi siamo qua… la proposta è seria, 2.000 euro al mese, esentasse!
Nella desolazione olimpica di ieri, una nota positiva comunque sembra esserci stata: i contestatori del Capitano sono spariti come un Sh parcheggiato al Prenestino senza bloccadisco. Era prevedibile, vista la prestazione generosa di Francesco. Anche l’intesa con Borriello è sembrata in via di affinamento, anche se continua a non segnare. Varie le soluzioni proposte in Curva per ovviare a questa che ormai sembra una vera e propria maledizione di Tutankamon. C’era gente che spargeva aglio e prezzemolo su una maglia nr.10 distesa sui seggiolini, chi bucava con degli spilli una bambolina con le sembianze di Eduardo ogni volta che il Capitano prendeva palla nella metà campo avversaria e chi cantava senza sosta “c’è solo un capitano” in un sinistro stato di trance. Si, ragazzi miei, c’era dell’amore nei suoi confronti ieri. Come se bisognasse farsi perdonare qualcosa. Oh, per fortuna la stragrande maggior parte dei frequentatori di forza-roma.com non va allo stadio………………..