Rassegna Stampa – Leggo – «L’importante era vincere ». Siamo d’accordo con Pradè. Per la Roma è stata dunque una partita importante, perché ha battuto il Cluj (2-1) e riassestato la classifica nel girone di Champions. Il resto si potrà rileggere con calma. Intanto possiamo chiederci se sia mancato più Riise, rimasto in tribuna ufficialmente per riposare (ma Ranieri lo aveva portato alla conferenza stampa della vigilia, come si fa con i titolari) ma sembra abbia avuto un giramento di testa, o Borriello. Fatto sta che è mancato qualcosa sulla fascia sinistra dove Castellini ha confermato di essere soltanto un ripiego e molto in attacco dove Vucinic ha sbagliato perlomeno tre gol facili: troppo facili per lui, abituato alle cose difficili.
Dopo 13 minutacci del secondo tempo, Claudio Ranieri, che aveva visto il lungagnone Traore imprecare per due pali clamorosi colpiti a Lobont abbattuto (non battutto), ha deciso di fare quello che avrebbe fatto qualsiasi verduraio: ha inserito una punta vera, Marco Borriello, e davanti è cambiato molto. E’ vero che il gol del vantaggio giallorosso è arrivato con Mexes (corner di Pizarro al 68’, il francese è arrivato da dietro e ha sorpreso la difesa romena), ma con l’ex milanista è altra storia. Il suo gol, arrivato due minuti dopo la perla di Mexes, è praticamente un testo sacro per un allenatore: mezza girata da fuoriclasse dell’area. Detto di Borriello, dovremmo aggiungere che il verduraio aveva già provato a scuotere l’attacco (affidato inizialmente a Totti e Vucinic) togliendo un altro ragazzo destinato a pagare le debolezze del mister, Menez. Al posto del francese è entrato Adriano, un tempo Imperatore: un tempo. Naturalmente Totti ha giocato l’intera partita, con il solito impegno, ma senza incantare, ma prima di toglierlo stavolta Ranieri si sarebbe tagliato un braccio. La partita tutto sommato è stata divertente. Ma questo non depone a favore della Roma, che ha rischiato troppo, anche nel finale, mostrandosi incapace di gestire un vantaggio di due reti. Subìto il gol di Rada al 78’, i giallorossi hanno tossito eccessivamente. E il fischio finale è stato accolto un sospiro di sollievo. La convalescenza, non è finita. Lo racconta Rosella Sensi. E Borriello pure, segna ma non si fa illusioni: «La nottata non è ancor passata»