Totti-Ranieri, 5 minuti di duro confronto

Rassegna Stampa – Il Repubblica – Se tre indizi fanno una prova, quattro allarmerebbero qualsiasi tribunale. Quattro uscite stagionali e altrettante figuracce trasformano l´avvio stagionale della Roma in un incubo. E basta guardare la facce dei giocatori di ritorno da Monaco dopo l´ultimo k.o. per capire quanto i segni della batosta siano evidenti. Facce scure, musi lunghi e riflettori accesi sui mali di un gruppo che appare stordito e, soprattutto, su Totti e il suo rapporto improvvisamente al limite con Ranieri. Talmente al limite da spingere la società a imporre il silenzio stampa dopo aver preso atto dell´attacco del capitano al tecnico («Abbiamo fatto il catenaccio, così è difficile vincere le partite»), rafforzato dalle parole di Burdisso, ieri mattina, all´aeroporto di Monaco.

«I problemi della Roma? Stiamo cercando di risponderci all´interno dello spogliatoio – riflette l´argentino – in realtà abbiamo lo stesso spirito dello scorso anno, anzi, siamo più forti, non è vero che manca entusiasmo. Siamo stati troppo catenacciari? Dal suo punto di vista ha ragione perché lui ha bisogno di maggiori appoggi lì davanti e in questo momento non ne ha a sufficienza»

Basta chiacchiere, il diktat (il consiglio, come viene precisato) arriva dalla Sensi: i panni sporchi si lavano a Trigoria. Per ora la società seguirà la linea morbida: niente ritiro punitivo, rinviato, semmai, a domenica sera, nel caso in cui la Roma fallisse anche la gara con il Bologna. E così in un momento in cui le voci si rincorrono (c´è chi giura che da Trigoria abbiano già fatto un sondaggio per Leonardo nel caso in cui Ranieri lasciasse la panchina), il club prova a ricompattarsi, rinviando qualsiasi discorso. Il confronto tra giocatori e allenatore ci sarà oggi, ieri, a caldo, si è preferito non affrontare nei dettagli la questione. Il confronto c´è però stato tra Ranieri e Totti: toni diretti, 5 minuti fitti, in cui i due si sono chiariti sul “catenaccio”. Il capitano ha chiesto un atteggiamento meno prudente, il tecnico ritiene che al momento la squadra non possa permetterselo. Il sorriso almeno è tornato vedendo in campo Mexes: il francese giocherà domenica al posto dello squalificato Burdisso.

IL CALCIO – ma Roma in particolare – ha bisogno di colpevoli, quando le cose vanno male. Un colpevole, uno solo, mette a posto e spesso ripulisce la coscienza di tutti. Un colpevole dunque serve, fa comodo e va smascherato al più presto. Nel calcio un banale luogo comunque dice che si vince e si perde in undici: più precisamente si vince insieme e si perde quasi mai per colpa propria ma di un altro. In questo calcio qui – quello dello scaricabarile – Roma è particolarmente eccelsa, campione d´Italia probabilmente. Sul perché la Roma si ritrovi in queste condizioni a inizio stagione ci sono mille ragioni e soprattutto moltissimi colpevoli, anzi lo sono quasi tutti, fra cui sicuramente anche le responsabilità di Claudio Ranieri, l´allenatore arrivato un anno fa e accolto a braccia aperte dopo che un altro colpevole unico, Luciano Spalletti, aveva saldato da solo il conto della crisi precedente. Poco manca però che all´unico colpevole individuato, come al solito, si accollino anche le multe della stradale e il conto del bar. Incastrato il fesso, infatti, chi è passato col rosso tira e chi ha lasciato i buffi se la ride di cuore.

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