di Marco Gianfranceschi
Inizia la preparazione nel luglio 2007 con buone prospettive future di una stagione ricca di successi ma soprattutto con il riscatto di dimostrare a suon di gol il suo valore. Questo era Mirko Vucinic in un estate calda e divertente che fece sognare i tifosi romanisti e vedere un poco più in la. Diciamola tutta, Mirko sta deludendo a suon di errori le sue e nostre aspettative e credo anche il futuro in questa squadra. Pochi mesi fa fece vedere per alcune settimane cosa è capace di fare con il pallone e in mezzo al campo. Non ne avevamo bisogno, ma fa sempre piacere vedere certe giocate. Mise a sedere intere difese avversarie, non fece rimpiangere l’assenza dell’intramontabile capitano. Oggi sembra un calciatore agli esordi, che ha bisogno di giocare con continuità per farsi conoscere al grande pubblico. Non è cosi, non ha bisogno di altre conferme. Lo ricordo in quella stagione ormai divenuta famosa di alcuni anni fa con il Lecce di mister Zeman (credo stagione 2004 o 2005), che sdradicava le porte e gonfiava le reti di ogni stadio italiano. E pensare che ha soli 24 anni il montenegrino e di carriera sui campi di A già ne possiede. Da voci confidenziali che girano in questi ultimi mesi, si parla di un nuovo attaccante per la Roma, che vedremo senz’altro a giugno. Nel frattempo dell’arrivo di questa meravigliosa punta, vorrei un Mirko più voglioso, più preciso, più cattivo sotto porta e che soprattutto riacquisti fiducia nei propri mezzi. Le capacità le conosciamo, ce le ha dimostrate (alcune ho detto, non tutte). E chissà che il futuro per lui sia ancora tutto giallorosso. Io me lo auguro.