«Devo ringraziare i miei ragazzi per lo splendido risultato ottenuto. Arrivare secondi a due giornate dalla fine è bellissimo». E’ molto orgoglioso della sua Roma, Luciano Spalletti. Il tecnico giallorosso oggi ha visto la sua squadra soffrire per sessanta minuti e poi tirar fuori i muscoli, mettendo in mostra un cinismo non sfoderato in altre circostanze. «Vincere 3-0 a Marassi contro una squadra come la Sampdoria non è cosa facile – ha detto l’allenatore -. Oggi abbiamo saputo soffrire molto e ripartire in velocità. I ragazzi hanno dimostrato valori importanti da mettere a disposizione del gioco».
Spalletti ha voluto omaggiare la Juventus, «una squadra che non ha mai mollato e ha tenuto viva la lotta per la seconda piazza fino ad ora».
A Marassi oggi si è vista una Roma abulica e svogliata nel primo tempo e una Roma aggressiva e cinica nella ripresa. Come mai questo cambio di atteggiamento? Il tecnico di Certaldo ha una spiegazione semplice: «Nella prima parte di gara la Samp ha giocato alla grande, andando più volte vicina ad una vantaggio che sarebbe stato meritato. Poi però noi abbiamo avute chance per ripartire che abbiamo sfruttato al meglio. Dopo il gol di Panucci, la Roma ha meritato di vincere».
E ora si torna a parlare di scudetto: «L’Inter avrà la possibilità di chiudere i conti con il Siena domenica prossima visto che i toscani sono ormai tranquilli – ha detto Spalletti -. Noi dovremo scendere in campo e pensare alla nostra partita. Poi accetteremo il verdetto del campo. La seconda posizione è un traguardo fondamentale per la programmazione del futuro ed esser riusciti a conquistarla con due turni di anticipo ci fa onore. Proveremo a ridurre il gap con i nerazzurri». Gli eventi di oggi non possono non aumentare i rimpianti per tutti quei punti lasciati per strada nelle passate settimane: «Sì, questo è indubbio. Soprattutto la sconfitta mancata contro il Livorno in casa è stata indicativa. C’è da dire che il calcio è fatto di episodi e se oggi la Samp avesse segnato nel primo tempo, magari oggi avremmo perso. Quindi è inutile pensare al passato. Abbiamo sempre dato il massimo in campo. Le parate di Doni? Non è una novità. Il ragazzo migliora domenica dopo domenica. E’ un grande giocatore».
DONI – «Abbiamo ottenuto tre punti importanti che ci permettono di mettere in cassaforte il secondo posto». Doni, portiere della Roma, è stato il protagonista del match di Marassi. Se i giallorossi sono usciti da Genova con tre punti e zero gol al passivo, il merito è stato anche (se non soprattutto) suo. «Per sessanta minuti siamo stati bravi a soffrire e ad ammortizzare la loro pressione – ha detto l’estremo difensore brasiliano -, poi siamo venuti fuori e abbiamo dilagato grazie al nostro contropiede. Complimenti a tutti, comunque. La mia parata più difficile? Quella nel primo tempo quando mi sono ritrovato Cassano davanti». Per lo scudetto si riapre il discorso: «Sarà difficile vincerlo – ha proseguito Doni – ma finchè c’è speranza noi dovremo essere bravi a crederci. Rammarico per i punti persi durante questo campionato? Io faccio una valutazione generale e dico che con tutte le partite che abbiamo fatto, non dobbiamo avere rimpianti. Abbiamo fatto un grandissimo campionato». Ultima battuta sul rinnovo contrattuale: «Sono tranquillo, ho parlato con la società e sono sicuro che resterò a Roma a lungo».