Il sogno dell’Imperatore

Rassegna Stampa – Il tempo – Due sogni da avverare in quattrocentocinquanta minuti. Scampata la trappola di Udine, la Roma si è regalata un finale di stagione da favola e nelle ultime cinque partite Ranieri può scrivere un pezzo di storia. Con quattro successi in campionato e uno nell’intermezzo di coppa Italia il 5 maggio conquisterebbe un doppio traguardo storico, mai riuscito a nessuno sulla panchina giallorossa. E, in assoluto, a pochi nella storia del calcio italiano. Solo quattro squadre hanno vinto sul campo scudetto e coppa Italia nella stessa stagione: il Torino nel 1943, un anno dopo il primo tricolore giallorosso, la Juventus due volte, 1960 e 1995, il Napoli di Maradona nel 1987 e la Lazio in piena era «cragnottiana» nel 2000.

Al momento, gli albi d’oro dicono che la doppia impresa l’ha fatta anche l’Inter nella stagione 2005/06, ma in quel caso lo scudetto le è stato assegnato a tavolino dalle sentenze di Calciopoli: una decisione mai come ora tutta in discussione. Nella sua storia la Roma è stata vicina alla doppietta quattro volte. Con Liedholm sul ponte di comando arrivò seconda nel campionato 1980-81, quello che nella testa dei romanisti sarà per sempre il «campionato di Turone», e si consolò vincendo la coppa Italia. Tre anni dopo conquistò ancora la coccarda tricolore e sfiorò addirittura una tripletta da leggenda: ma finì seconda in campionato e fu battuta dal Liverpool nella finale di Coppa dei Campioni.

Anche la Roma di Eriksson «rischiò» di diventare la regina assoluta delle competizioni italiane nel 1986. Alla fine raccolse soltanto la coppa Italia, mentre lo scudetto sfumò alla penultima giornata dopo l’harakiri con il Lecce. Sono dovuti passare altri ventidue anni perché i giallorossi si riavvicinassero all’impresa: nel 2008 stesso epilogo dell’86, coppa Italia alzata al cielo e campionato perso al fotofinish. Ranieri vuole cambiare il finale della storia. Dovrà vedersela con Mourinho, che dal suo canto può realizzare il sogno sfumato della Roma di Liedholm.

Già, perché l’Inter è sospesa tra zero e tre «tituli» da giocarsi fino all’eventuale finale di Champions al Bernabeu il 22 maggio. Ma se la tripletta nerazzurra era pronosticabile a inizio stagione, un doppio trionfo di Ranieri passerebbe alla storia come un miracolo. Comunque andrà a finire, l’allenatore giallorosso passerà il prossimo anno a ritirare premi in giro per l’Italia.

Uno è assicurato: il «Golden Gol 2010», vinto insieme al presidente federale Abete e all’attaccante del Napoli Quagliarella, che gli sarà consegnato a Sorrento il 6 giugno. I numeri impressionanti della sua Roma parlano da soli. Con ventiquattro risultati utili consecutivi in campionato ha già eguagliato la striscia record di Capello del 2001-02. La media di 2.6 punti a partita tenuta dalla Roma nel girone di ritorno (12 vittorie e 3 pareggi) è un primato assoluto nella storia giallorossa. E adesso c’è anche la quinta finale di coppa Italia negli ultimi sei anni.

Il rendimento di Totti & Co. ha pochi eguali in Europa. Eventuali doppiette – campionato e coppa nazionale – possono realizzarle il Chelsea in Inghilterra, il Bayern in Germania, l’Ajax in Olanda e il Panathinaikos in Grecia. Altri club blasonati, dal Manchester United (che però ha vinto la coppa di Lega) a Real Madrid e Barcellona, sono fuori dai giochi in una delle due competizioni. Semmai c’è qualche squadra che può vincere due coppe: è il caso di tre semifinaliste di Europa League, Liverpool, Atletico Madrid e Amburgo.

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