Il gesto di Totti: il pianto di Reja e il più grande coro dei rosicanti Italiani

Rassegna Stampa – (Il Romanista) – Che Reja rosichi, e invochi dieci giornate di squalifica (sic) per Francesco Totti, ci rende ancora più felici, ma non fa notizia: allena la Lazio da poco, deve cercare di salvarla, si sforza di interpretare come sa e può gli umori e la filosofia della sua gente. Non avendo niente da sognare in proprio, per giorni e giorni si sono preparati alla disfida nello spirito di chi si stava per prendere quello che, per loro, doveva essere il più fantastico degli sfizi: farci rimettere mestamente nel cassetto i nostri sogni. Solo questo contava. Missione clamorosamente e rocambolescamente fallita. Che doveva fare, il povero Reja con il suo sciarpone? E’ vero, magari, prima di straparlare, avrebbe potuto prendersi un attimo di pausa, e ascoltare Di Canio, che a Controcampo ha spiegato come e perché, in un derby, un gesto come quello del Capitano ci sta tutto.

Ma, insisto, Reja è arrivato da poco. Fa quel che può per cercare di stare in sintonia con il suo ambiente. Tutt’al più c’è da augurargli che in un prossimo futuro,se mai gli capitasse nuovamente (non è detto) di dover commentare da allenatore della Lazio una partita del campionato italiano di calcio,divisione nazionale, serie A, con la Roma, riesca a rosicare in forme più brillanti e innovative. Altri, invece, sono più fastidiosi. A cominciare da quelli che in tv e su molti giornali, anche importanti, hanno tratto partito dal doppio pollice verso esibito dalla sua curva al Capitano, e di rimando dal Capitano alla sua curva, per indossare i loro panni preferiti, quelli dei sepolcri imbiancati; chiedersi tutti compunti, come se vivessero su qualche atollo del Pacifico, dove mai andranno a finire la Nazione e il gioco del calcio se Totti, alla sua età, si comporta così; e magari buttare là che qualche nesso deve pur esserci (quale non si sa, semplicemente perché non esiste: ma i moralisti un tanto al chilo non sono tenuti a precisare) tra il gesto di Totti e le violenze, queste sì intollerabili dei teppisti, prima e dopo la partita.

Un tale con la barbetta, che credo abbia qualcosa da spartire con il canale televisivo dell’Inter, ha suggerito con aria pensosa, sempre a Controcampo, un confronto tra Totti e Balotelli, che per aver risposto con un applauso ironico ai cori razzisti nei suoi confronti è stato sanzionato: non sarà il caso, per il rispetto delle regole e per il bene del calcio, si capisce, di sanzionare pure il capitano, e chissenefrega se Totti stava festeggiando con la sua gente, e non rispondendo a delle (seppur disgustose) contestazioni dei tifosi avversari? A quanto pare, non sono soltanto i laziali a rosicare. Buon segno. Non succede. Ma, se succede, prepariamoci ad ascoltare, con viva soddisfazione, il più grande coro di rosicanti della storia.

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