Conferenza di Spalletti vigilia Lazio-Roma

La conferenza stampa di Luciano Spalletti, tecnico della Roma, a Trigoria alla vigilia di Lazio-Roma, partita valevole per la ventinovesima giornata del campionato di Serie A.

E’ arrivato il derby. Come vede il gruppo?

Il gruppo lo vedo come sempre, per disponibilità del gruppo ad allenarsi, per fare risultato. I ragazzi stanno bene, anche se c’è sempre l’insidia della tensione, alcuni dei nostri vivono questa partita in modo particolare.

Per scegliere la formazione cosa tiene in considerazione?
Si cerca di tenere conto un po’ tutto, sono tre anni che alleno questi ragazzi.

La Lazio potrebbe giocare con il tridente. Se lo aspetta?

Io mi aspetto la Lazio che ha giocato nelle ultime partite. Una buonissima Lazio, per caratteristiche può fare tutti i moduli.

Dopo questi anni è convinto che il derby sia una partita diversa rispetto alle altre?

Per quanto riguarda i punti a disposizione è una partita come le altre, per quanto riguarda la preparazione e la voglia di giocare e vincere è diversa da tutte le partite. Noi vorremmo vincere per la classifica e per i nostri tifosi.

Quale può essere l’uomo derby della Roma?

Per me ha poca importanza, per me l’importante è avere un collettivo. Chiunque riuscirà a tirare fuori qualcosa di più da parte mia verrà accettato.

C’è differenza tra le due squadre in classifica. Lei che partita vede?

Io devo considerare cosa stanno facendo le due squadre e sia Roma che Lazio stanno facendo bene nelle ultime partite. Anche se ci possono essere delle differenze, si vanno a colmare perché questa partita crea stimoli particolari.

Cosa si aspetta dalla Lazio?

La Lazio è una grande squadra, ha ambizioni, ci metteranno qualcosa in più considerato che noi stiamo rincorrendo l’Inter.

Quale sarà l’errore da non fare domani sera?
Non bisogna farsi tirare dentro alle emozioni, al coinvolgimento emotivo.

Domani verrà ricordato Gabbo.

Il ricordo di Gabbo ci deve accompagnare sempre, ci è già servito tantissimo l’insegnamento della sua famiglia. Papà Giorgio ha preso un’iniziativa importantissima, la vita non è paragonabile a qualsiasi risultato.

Quanto può incidere la forza di volontà mostrata dalla Roma?

Il collettivo è sempre fondamentale. Noi stiamo bene, l’importante è coinvolgere totalmente il gruppo, sono tutti molto partecipi, questo è fondamentale.

Rimarrete in ritiro?

L’ho chiesto quasi a tutti, c’è la volontà di fare come sempre.

Tra Mancini e Vucinic chi può dar più fastidio alla Lazio?

I ragazzi stanno tutti molto bene, la formazione la darò domani.

Crede ad una crisi dell’Inter?

No, assolutamente no, come non credo che noi diamo tensioni particolari se vinciamo il sabato. Sapranno ritrovare la loro qualità e la loro forza.

E’ soddisfatto di quello che sta facendo Vucinic?

Quando ho parlato della mia squadra ho sempre detto che possiamo fare meglio, il discorso riguarda anche Mirko.

Lei cosa fa prima del derby?

Non sono nervoso, sicuramente c’è un po’ di attesa e tensione, di conseguenza si può rimanere un po’ di più davanti alla televisione.

Rispetto al suo primo derby come la vive la vigilia?

La vivo come sempre, noi vogliamo tentare di vincerlo.

Giocare prima dell’Inter non le crea problemi?

Penso assolutamente di no, sono tutti discorsi, quando uno entra in campo fa quello che deve fare. Roma e Inter già l’hanno mandato il loro messaggio, il messaggio è che vogliono vincere.

Cosa pensava da spettatore esterno del derby?

Li ho sempre visti, sono un’attrazione particolare. E’ bello lo spettacolo che danno la città, le tifoserie, noi dobbiamo tentare di fare gioco e vincere. Spero possa dare degli insegnamenti anche a chi non è tifoso di Roma e di Lazio.

Le voci sul futuro societario destabilizzano?
Sicuramente non aiutano, per noi fa testo quello che ha detto Rosella Sensi. Noi siamo tranquilli.

All’andata come siete riusciti a smucchiare la densità a centrocampo?

Smucchiare metà del campo si può dire in funzione del rombo stretto che fanno a centrocampo, ci sarà da vedere comunque come giocheranno. Certi discorsi meglio lasciarli interpretare ai giocatori.

Ha parlato con De Rossi, un giocatore che sente molto il derby?

Già l’ho detto: chi vuole stasera rimane a casa, se Daniele venisse qui non dormirebbe magari svegliando gli altri. Prima gli ho chiesto se era tranquillo, lui mi ha risposto dopo un quarto d’ora. Tanto tranquillo non mi sembra, però ci regalerà il suo solito, fondamentale, contributo.

Cosa vi ha detto la società in merito alle notizie che escono sui giornali?

Noi sta bene così vuol dire che noi facciamo testo alle parole della Dottoressa Sensi. Lei ci ha detto che rimane alla guida della società, non ci sono trattative in corso.

Morganti ha espulso Mexes più volte. Preoccupato?

Penso sia una casualità, non penso ad altri discorsi.

Cicinho è cresciuto molto. Che cosa è cambiato rispetto a prima?

Si va a valutare tutti i perché di alcune scelte. Si è ambientato meglio, ha conosciuto meglio qualche accorgimento tattico, si pensa sempre che il lavoro possa migliorare, lui ci ha fatto vedere cose nuove, per questo è stato preso più in considerazione.

La Lazio può essere giudice di questo campionato?
La Lazio potrebbe contribuire, ma non si passa da una partita sola. I punti di distanza sono diverse, le partite non molte, le dobbiamo vincere quasi tutte. I ragazzi in questo momento sono pronti per tutto, più l’incontro è difficile, più metteranno forze per vincere.

C’è qualche giocatore della Lazio che le piace?

No, a me piacciono i miei e basta. Messi? Ne abbiamo già tre o quattro in squadra di Messi.

La Roma ha un forte connotato di romanità in squadra. Questo aspetto conta?

E’ un fattore positivo, importante, questo sottolinearlo da parte dei media è corretto e giusto. Il romano è un bravo ragazzo vive le situazioni con passione, per questo può risultare determinante il loro apporto. Anche De Laurentiis ha detto che vorrebbe una squadra di soli napoletani.

Si può tornare ad un calcio diverso?

Si deve, per noi che ci stiamo dentro è un obbligo.

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