L’esorcismo del destino

Si sa che il destino, nel calcio come nella vita, ama giocare strani scherzi. Alle volte, addirittura, sembra quasi che alcune “casualità” non siano tali ma facciano parte di un copione che sembra già scritto per non porre mai termine ad una grande sfida. A due anni di distanza, ad esempio, il Milan vendicò la finale di Champions persa a Istanbul contro il Liverpool con il trionfo di Atene.

Venerdì scorso, il sorteggio della UEFA ha sancito che nei quarti di Champions la Roma incontrerà ancora il Manchester, a un anno esatto dalla vittoria in casa e dalla batosta per 7-1 subita all’Old Trafford. I giallorossi, quindi, si troveranno davanti i Red Devils per la sesta volta in un anno visto che li avevano incontrati anche nella fase a gironi.

A proposito di diavoli, ad ogni modo, sabato sera la Roma ha sconfitto quelli rossoneri in una partita decisamente particolare. All’Olimpico, infatti, si è visto un Milan tonico ed intraprendente riuscire a sovrastare i giallorossi in alcuni momenti del match, salvo poi crollare dopo il vantaggio ottenuto e il raddoppio sfiorato.

La Roma, nonostante una lieve flessione del ritmo di gioco e della brillantezza, è riuscita a capovolgere la partita in quattro minuti grazie ai gol di due giocatori appena entrati: Ludovic Giuly e Mirko Vucinic. Quest’ultimo, in particolare, si sta rivelando un giocatore chiave tanto da aver regalato ai giallorossi i successi contro il Milan sia all’andata che al ritorno, contro il Real Madrid nella storica partita degli ottavi e contro il Manchester all’andata nella passata stagione.

Ancor più evidente, però, è il fatto che l’attaccante montenegrino sia devastante quando entra a partita in corso, creando decisamente numerosissimi problemi all’equilibrio delle difese avversarie. Il “principe di Niksic”, quindi, sembra essere un’arma letale da sfoderare al momento opportuno, dandogli la possibilità di attaccare con freschezza e rapidità degli avversari non più reattivi come a inizio partita.

Ottima, ancora una volta, la prova di Cicinho il quale ha fornito a Vucinic l’assist per il gol della vittoria. Dopo un periodo di allenamento intenso a livello fisico e mentale, il “gatto con gli stivali” è maturato a tal punto da difendere anche come un terzino di ruolo; sua una parte del merito, grazie a un salvataggio sulla linea, se Seedorf non ha trovato il raddoppio.

Arrivati a questo punto, è necessario concentrarsi in vista del derby. Ciò che è successo sinora, in quest’ottica, conta molto relativamente. I laziali cercheranno di dare tutto per fermare la corsa di una Roma oggettivamente di un altro livello, magari sfruttando la regola secondo la quale in un derby è favorita la squadra meno forte.

La Roma, al contrario, opterà per un approccio in grado di far valere la qualità del suo gioco. Molto probabilmente Vucinic partirà titolare al posto di Mancini, ma non è detto che Spalletti voglia rinunciare al laterale di Belo Horizonte nonostante il momento di forma non eccezionale.

Comunque sia, dopo aver esorcizzato per la terza volta di fila i diavoli di Milano, sulla strada della Roma compaiono ancora quelli di Manchester. Un destino avverso e talvolta beffardo, ha deciso che i giallorossi dovranno tornare all’Old Trafford. Chiamavano questo stadio “il teatro dei sogni” ma si rivelò quello “degli incubi”. Speriamo che, al terzo tentativo, diventi il “teatro delle vendette”.

Scritto da Andrea Bonetti per Goal

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