Senza fare calcoli, e proprio il fatto che non si ha il tempo di guardare dietro quello che di straordinario la Roma ha fatto fin qui, sabato andremo a giocarci il nostro scudetto. Nelle ultime stagioni il nostro incubo: 1-1, 0-1, 1-4, 0-4! Vi sembra poco per essere pronti alla riscossa nei confronti dell’Inter? Intanto la Roma sbanca Bologna con una prova di forza e di coraggio. L’astuto Ranieri ha ridisegnato la Roma sfruttando la stato di forma buono dei suoi interpreti affidando a Menez il ruolo di trequatista con Vucinic e Toni di punta. Non è però un caso che i due “punteri” un pò appannati non hanno fatto goal ma la concretezza di un modulo vincente ha di fatto imposto il proprio modus vivendi di squadra atleticamente molto in palla. Ranieri dopo il vantaggio non si è difeso ed i cambi testimoniano come l’allenatore della Roma abbia voluto mantenere i propri calciatori nella metà campo bolognese alla ricerca del goal chiudi partita. Cerci per Baptista e tutti a casa! La Roma è forte. Burdisso e Toni sono stati gli acquisti fondamentali per tanti motivi ma soprattutto per una ragione importante. Se in passato mancava Totti la Roma stentava e la sua manovra non aveva sbocco, il temperamento ed il carisma del capitano giallorosso lasciava troppo il segno. Oggi la sua assenza si sente, si avverte ma non è vincolante. Stesso discorso per Juan. Con Burdisso la Roma ha sistemato il reparto arretrato, basti pensare che Mexes era insostituibile ora una degna riserva. La Roma è cambiata in questo. Gruppo variegato e pieno di alternative. Per questo dopo 20 giornate di campionato Roma si è svegliata alla vigilia di una sfida che vale tantissimo in chiave scudetto. Il coraggio e la spensieratezza giocherà a favore dei giallorossi e pensare a quello che potrà dare l’Olimpico sabato alle 18 fà venire i brividi a chiunque ama questa maglia. Esserci è sempre bello (lo scrissi ieri) giocarsi lo scudetto contro l’Inter ancora di più.