Solo un sogno fra numeri e tabelle di marcia

Scudetto? Sarà difficile, per non dire impossibile. I risultati contano tantissimo in questa eventuale e piacevole “illusione”: 4 vittorie consecutive prima di giungere alla grande sfida Roma-Inter è la strada giusta! Non è utopia ma è matematica. Milan, Livorno, Udinese e Bologna in successione. Il break per tallonare l’Inter passerà in questo marzo estasiante, guadagnare almeno 4 punti ai nerazzurri che affronteranno Genoa, Catania, Palermo e Livorno. Non è semplice e soprattutto non sarà semplice. Nei prossimi 12 punti ci sarà la svolta, il profumo di qualcosa di grande che inizia a farci sognare ad occhi aperti. Intanto viviamo la trepidazione che un Roma-Milan da tutto esaurito riesce a trasferire nell’animo e nella mente del tifoso romanista. Sappiamo tutti che è una gara che vale tanto. Un successo darebbe una mano alla tabella di marcia. Perchè qualcuno non sà che la nuova Roma di Ranieri ha iniziato il suo cammino vincente proprio con i conti fatti a tavolino dal grande motivatore della As Roma, quel Gianpaolo Montali che sul proprio quadernetto è riuscito a redigere un vero e proprio percorso per far tornare Roma grande. E’chiaro che il segreto non stà nella tabella ma se un uomo di società l’ha fatta vorrà dire che sotto sotto, allontanando per un attimo la scaramanzia e la cautela, qualcuno crede ad un exploit clamoroso quanto inatteso. “E’giusto che intanto i nostri tifosi sognino sempre”, l’uomo delle tabelle di marcia sentenziò.. Tralasciando per un attimo toccatine di “palle” e quant’altro si utilizza per esorcizzare il benevolo presagio. Non costa nulla crederci, solo passione e voglia di vedere quei colori sul tetto d’Italia.

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4 commenti su “Solo un sogno fra numeri e tabelle di marcia”

  1. Marcello Mastroianni ai suoi compagni di avventure nei Soliti Ignoti: “Rubare è un mestiere impegnativo. Ci vuole gente seria, mica come voi. Voi al massimo potete andare a lavorare”.

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  2. Certo sarebbe triste non vederlo più spendere tanti soldini e noi non dovere più assistere alle sue celebri risposte. “Presidente è vero che compra il Big Ben perché a Mourinho sta sul cavolo l’orologio di San Siro?” E lui un po’ dinoccolato, ma sempre rigorosamente “no casual-radical chic!”, con l’occhio a palla sospeso a metà tra naso e occhiali, rispondere con il suo fatidico “…vedremo…”, per poi farsi largo tra i cronisti ed entrare nella macchina, tutte rigorosamente diverse dalle cento precedenti.

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  3. Secondi o terzi va bene tutto, come Francia o Spagna… basta che se magna, poi quest’altro anno, beccati i soldi della Champions e fatto il mercato (che da quarti non faresti…) a bocce ferme se ne riparla.Il Milan del Berlusca non credo che il prossimo anno spenderà troppo e bene. Che ad Arcore il Milan sia l’ultimo dei problemi, lo abbiamo capito tutti. Galliani forse proseguirà nell’operazione “Orfei” più intento ad acquisti circensi ad effetto (che sensibilizzano il marketing) quanto alla sostanza. La Juve, almeno che non torni Capello (se resta dove sta, non piange nessuno!) L’Inter? Ma vuoi vedere che so’ finiti i tempi belli? La Saras, la pompa di benzina di famiglia, quest’anno chiude il bilancio a meno 59,5 milioni, dividendi a quanto pare scarsi. Se non è infinito “l’argent de poche” messo a disposizione del bambinone di famiglia è credibile che anche in casa Moratti, qualcuno chieda di stringere la cinghia e fare di conto.

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