Iniziamo con il dire che tanto io credo che Milan e Roma debbano essere soddisfatti.
Io credo che tutti prima dell’inizio della stagione sarebbero stati soddisfatti di questa posizione di classifica. E’ chiaro che poi ora le distanze dallo scudetto…”.
Per chi avrebbe votato per il sondaggio della Gazzetta: chi è oggi il giocatore più completo?
“Abbiamo provato a portar qui a Milano Totti molte volte. Diciamo che mi accodo a questo podio scelto dai giurati: Totti, De Rossi e Pirlo”.
Totti ha detto che avrebbe votato per Buffon
“Buffon ha fatto una carriera straordinaria, ora ha qualche problema fisico, ma sulle sue qualità non si discute”.
Voi come la Roma, nonostante il pareggio di Napoli, siete a pochi punti dall’Inter, quanto credete nella rimonta?
“Intanto credo che pareggiare a Napoli sia un ottimo risultato. Anche noi vincevamo 2 a 0 a Napoli e siamo stati ripresi in modo ancora più clamoroso, negli ultimi minuti. I tifosi della Roma e del Milan devono essere soddisfatti per quello che le rispettive squadre stanno facendo”
Si parla molto della possibilità di rivedere Nesta in Nazionale, secondo lei cè¨ questa possibilità?
“Noi lo abbiamo lasciato libero di scegliere, non abbiamo fatto pressioni. Facciamo da spettatori, ognuno deve ragionare in base alle proprie condizioni. E’ logico che Totti e Nesta farebbero comodo a qualsiasi CT. Ma Alessandro è adulto e sa cosa decidere per il suo futuro immediato”.
Quanto peserà l’assenza di Pato sabato?
“La speranza è di averlo con il Manchester, E’ da tanti anni che sono amministratore delegato del Milan e non ho mai amato parlare delle assenze. Mancherà anche un altro grande campione come Totti, l’importante è assicurare un grande spettacolo vista la cornice di pubblico che ci sarà . Io stesso sarà all’Olimpico”.
Come giudica l’operato di Rosella Sensi come presidente della Roma?
“Parla la classifica per lei. La Roma ha fatto bene in questi anni, complimenti a Rosella, non posso che dire bene di quello che si è fatto. Fra l’altro sono sempre in sintonia con il presidente della Roma, anche nei lavori in Lega Calcio”.
Cos’è cambiato nei rapporti con la Roma rispetto a quando presidente era Franco Sensi?
“Con Franco il rapporto era migliorato negli ultimi tempi. Io credo che il calcio italiano non possa prescindere da grandi società in grandi piazze come succede a Roma e a Milano. Abbiamo vedute simili con la società Roma su molte cose in questo momento”.
Rispetto agli altri Paesi qual è la situazione economica del calcio italiano?
“In questo momento la Spagna corre da sola. Non leggo mai queste considerazioni su nessun giornale, si pensa che siano geniali, ma non è così. Hanno regole diverse, stadi di proprietà attraverso i quali incassano grosse cifre e una tassazione che gli ha permesso di contrattualizzare campioni a cifre impareggiabili. E la legge Beckham non decade quest’anno. I vantaggi che porta, per esempio il Real Madrid se li godrà fin quando il contratto di Kakà sarà scaduto. C’è concorrenza sleale sia come costi che come ricavi”
Lo stadio di proprietà può essere la panacea dei mali del calcio?
“Noi abbiamo stadi vecchi, obsoleti, stadi scoperti. A Monaco di Baviera con lo stadio nuovo hanno avuto un più 70% secco sul fatturato. Noi siamo ancora agli anni 30, non è che ci dobbiamo stupire se stiamo scivolando al quarto posto nel ranking uefa”.
In che direzione andiamo?
Se noi attraverso la voce stadi non riusciremo ad incrementare i ricavi saremo sempre indietro, è un fatto di dimensioni. Leggete i fatturati e vedrete la corrispondenza di questi con i risultati. Il dato positivo è che i fatturati delle società italiane hanno tenuto. Non siamo cresciuti ma non siamo neanche scesi. I contratti sono pluriennali e vanno rispettati fino alla scadenza, ma gli ingaggi devono scendere, pesano troppo sui bilanci
Tornando alla partita di sabato che diffrenze nota tra la Roma di Spalletti e quella di Ranieri?
“La Roma la guardo sempre, gioca un ottimo calcio. Spalletti ha fatto benissimo, ho simpatia personale per lui, bisogna ricordarsi i risultati che ha ottenuto negli anni. Ranieri fa giocare in modo diverso le sue squadre, ma la Roma gioca ancora un bel calcio”.
Julio Baptista è un calciatore che le piace?
“Le faccio una confidenza. Passai due giorni con Mijatovic per prendere Baptista e gli feci un offerta, loro la rifiutarono, poi ce lo offrirono ma noi avevano fatto altre operazioni. Baptista è un giocatore che mi piace e lo sa anche Rosella Sensi. Mi sembra una calciatore duttile, può fare il centrale di centrocampo, il trequartista e l’esterno”.
E’ De Rossi che toglierebbe alla Roma?
“Il giocatore che ritengo sia il Pirlo della Roma è Pizarro. Io sono appassionato di calcio da quando ero bambino, De rossi è un calciatore importante, ma quando manca Pizarro alla Roma così come quando non c’è Pirlo per il Milan si sente di più. Per certi calciatori è più difficile trovare un sostituto”.
Tornando al discorso stadio, si poteva fare qualcosa di più in passato quando invece si privilegiarono i diritti televisivi?
“Si possono fare tutte e due le cose. Il discorso è che negli altri Paesi sono state fatte leggi sugli stadi. Noi abbiamo portato il Milan in cima al mondo, ma non siamo riusciti a costruire uno stadio. Bisogna chiedersi come questo sia possibile. Se nessun club, fra quelli che hanno alle spalle gruppi imprenditoriali importanti, è riuscito a portare a termine in questi anni il progetto stadio di proprietà , un motivo ci sarà….”
Secondo lei il calcio italiano ha appeal all estero?
“Anche qui conta molto il discorso stadio, bisogna avere campi di qualità, offrire un prodotto patinato. Il calcio inglese ne è l’esempio. Vende visivamente anche il contorno dello stadio. Noi no”.
Non crede che sia necessario avere un sistema in cui gli arbitri siano dei professionisti?
“Gli arbitri sono già dei professionisti. Il problema è che l’occhio umano è sempre lo stesso, ma ora le partite sono riprese da centinaia di telecamere. Una volta c’ erano più errori di adesso ma non si vedevano. L’evoluziuone continua sembra far aumentre gli errori, ma in realtà sono aumentati gli strumenti tecnologici. Non si capisce perchè solo nel calcio non si possano aiutare gli arbitri con l’elettronaica come avviene nel basket. Un supporto tecnologico, almeno per le massime categorie dei campionati nazionali, sarebbe un aiuto notevole per gli arbitri”.