Un management da ricostruire, si candida anche Totti

La piazza vuole sapere chi sta preparando la rifondazione per azzerare questa stagione fallimentare. Informalmente, perà², la risposta c’é, anche se di fatto non si vede. Perchà© la Roma, fuori da ogni competizione a 9 giornate dal traguardo e ancora senza il nuovo ds che deve indicare l’erede di Ranieri, é ormai condizionata nella vita quotidiana da chi vive all’estero e non nella Capitale.

Pallotta da Boston ufficializza la scelta dopo aver ascoltato il suggeritore, da Londra o Città  del Capo, cioé Baldini. Accade cosa da anni. “Trigoria non ha bisogno di accogliere il Messia”. La frase viene sussurrata da giorni nei corridoi di Trigoria e nella sede della società  all’Eur. Il riferimento a Campos, il ds del Lille che Baldini ha presentato a Pallotta.

Il management italiano é contrario ad accogliere l’ennesimo plenipotenziario. E punta sulla conferma di Massara, affiancato da Totti, oppure sulla soluzione meno ingombrante che sarebbe l’assunzione di Petrachi, attuale ds del Torino. Pronto il compromesso: Campos in coppia con Massara. Esterno il primo, cioé al lavoro dall’estero, interno l’altro, quindi presente su piazza.

Campos, intanto, spinge in panchina il motivatore Jardim. Petrachi, invece, tiene in corsa l’amico Conte, già  dato per sicuro all’Inter. Il perplesso Gasperini resta d’attualità , anche se l’Atalanta, due settimane fa, ha chiarito a Massara che non intende liberarlo. Sarri é il jolly di Baldini.

Pallotta, intanto, svicola sul compito da assegnare a Totti che ha appena ricevuto la proposta di diventare testimonial del mondiale in Qatar. L’ex capitano, perà², é uscito allo scoperto domenica pomeriggio in diretta tv. “Se avrಠun ruolo pi๠importante, cambierಠqualcosa”. Ma i suoi 2 input, ricevendo l’incarico di dt accanto al ds Massara, difficilmente verranno accolti: 1) stop alla collaborazione di Baldini; 2) pi๠giocatori pronti e meno giovani, per essere subito competitivi. Il presidente é contrario.

La strategia della proprietà  Usa resta la stessa: Baldini propone il candidato, Zecca prepara il dossier sul nome e Pallotta decide se va bene. Il Ceo Fienga, a Trigoria, deve mediare tra l’anima straniera e quella italiana. Il vicepresidente esecutivo Baldissoni, proprio perchà© contrario alle interferenze dall’estero, é stato escluso dall’area tecnica e spostato esclusivamente sulla questione stadio.

I prossimi che verranno allontanati da Trigoria saranno il responsabile del settore giovanile Tarantino e gli osservatori Balzaretti e Vallone.

(Il Messaggero, U. Trani)

Condividi l'articolo: