Un mese da dimenticare. La certezza si avrà soltanto oggi, ma la sensazione é che Alessandro Florenzi debba fermarsi, almeno, per due o tre settimane. Si teme una lesione al polpaccio sinistro, che in giornata dovrebbe essere certificata da ulteriori esami.
L’infortunio, arrivato in allenamento con l’Italia, ma evidentemente figlio di una stagione logorante, fisicamente e moralmente, chiude di fatto un marzo da dimenticare per il vice capitano della Roma: prima il fallo da rigore contro il Porto, costato carissimo a lui e ai compagni, poi l’espulsione, per doppia ammonizione, contro l’Empoli, la prima della carriera. Severa, con ogni probabilità , ma specchio di un nervosismo e di una scarsa lucidità che ha accompagnato Florenzi in queste ultime settimane.
Il rapporto complicato con i tifosi, mai definitivamente migliorato nonostante il rinnovo di contratto annunciato quando era negli Stati Uniti in tournà©e, non lo ha mai fatto giocare davvero sereno, ma la cosa che pi๠lo ha turbato, col passare del tempo, é stato un costante fastidio al ginocchio operato tra il 2016 e il 2017. Non ha mai avuto problemi seri, ma non hai mai neppure giocato libero da condizionamenti.
Di Francesco gli ha chiesto di giocare praticamente sempre, e poi Ranieri al debutto ha fatto lo stesso, e lui ha risposto presente, tanto che é sceso in campo 31 volte in stagione. Tanto per scelta, ma anche un po’ per necessità , considerando che sulla fascia destra Karsdorp e Santon non hanno mai fornito certezze. La speranza della Roma é riaverlo per la trasferta di Genova contro la Sampdoria del 6 aprile.
A fine stagione, poi, Florenzi rifletterà sul suo futuro. A 28 anni ha poca voglia di vivere un altro anno cosa complicato, soprattutto dal punto di vista ambientale: lui, come tutti a Trigoria, aspetta di capire chi sarà il nuovo ds e chi il nuovo allenatore, ci parlerà , e poi deciderà .
(Gazzetta dello Sport, C. Zucchelli)