Venti di gloria. La Roma vola e sogna, porta il suo personalissimo bottino a quota venti risultati utili consecutivi e rosicchia altri due punti alla capolista Inter, cosciente di non aver vinto per la seconda volta consecutiva. La Roma surclassa il Palermo, il risultato è netto, la prestazione un pò meno. Quando si vince in questa maniera e la squadra non è stata brillantissima, il pensiero è rivolto verso un ipotesi che tanti romanisti sabato sera hanno messo nella propria mente: ma quando torneranno Totti e Toni e la Roma giocherà meglio? Meglio pensare di partita in partita, il rischio è quello di volare troppo alto, un eventuale caduta sarebbe pesante. La Roma continua il suo momento di grazia frutto di un cinismo e di una concretezza tipica delle squadre che riescono a mettere sotto un signor avversario come il Palermo in una serata in cui la brillantezza rimane nascosta ma la voglia di primeggiare no. Ranieri ha in mano la situazione: conosce la squadra come le sue tasche, mette dentro Brighi al posto di Perrotta, utilizza per quarantacinque minuti Totti e poi lascia a Baptista il compito di spaziare in attacco. Con un Julio Sergio in versione paratutto ed una difesa che si fà trafiggere solo dal dischetto la Roma mette la freccia e si riporta a meno sette dall’Inter. Siamo nel curvone pericoloso a tutta velocità, mantenere questo ritmo sarà difficile ma la Roma ha tutte le carte in regola per rimanere in piedi. Ed intanto anche Toni torna ad allenarsi con il gruppo. Torna l’Europa e domenica arriverà il Catania. Ranieri avrà l’arduo compito di mantenere la giusta cautela che fino ad oggi ha portato fortuna. Daje Roma superiamo il curvone e poi si vedrà…