Variante «congelata» tra due diligence e perplessità degli esponenti M5S, e tempi che si allungano fino a dopo l’estate. Del resto la nuova verifica sugli atti finora prodotti per lo stadio della Roma deve ancora iniziare, dovrebbe essere il Segretariato generale ad occuparsene, non il Dipartimento urbanistica. E servirà del tempo che i consiglieri grillini pensano di impiegare approfondendo con gli avvocati la questione delle penali, per molti l’unico elemento che impedisce alla maggioranza di scaricare il progetto. (…).
Cosa la variante, ovvero l’atto che darebbe il via libera al progetto e consentirebbe anche a James Pallotta di staccare l’assegno da 105 milioni per acquistare da Eurnova i terreni di Tor di Valle, potrebbe arrivare in Aula in autunno e non a maggio come da programma. Molto dopo, cioé, il termine fissato dal Campidoglio, un ritardo «pilotato» per recuperare compattezza politica.
Quindi con qualche chance in pi๠di essere votata dai cinque sei consiglieri dissidenti sui 27 grillini (Donatella Iorio, per esempio, ha chiesto una «proroga dei termini») che, al momento, sembrano volersi schierare con i altri «perplessi» del Movimento: da Nicola Morra che chiede «una pausa di riflessione» a Carla Ruocco fino a Roberta Lombardi che, come i comitati di zona, é pi๠che altro contro la location. (…).
(Corriere della Sera)