L’attacco latita, la Roma cerca i gol perduti

Il ritardo della Roma in campionato, con il 9° posto in classifica e 16 punti in 11 partite, non ha niente di casuale. I giallorossi viaggiano a una velocità  inferiore perchà© spesso é mancato l’equilibrio che ha reso l’assetto pi๠vulnerabile e non abbastanza efficace. Lo dimostrano le reti incassate, 8 in pi๠della stagione passata (14/6), e le stesse segnate (18). Vulnerabile, dunque, in difesa e stazionaria in attacco. Il rafforzamento studiato da Monchi, mirato ad alzare il tasso di qualità  degli interpreti (centrocampisti ed esterni alti), avrebbe dovuto portare benefici nella finalizzazione. Anche perchà© il reparto offensivo, alla fine dello scorso torneo, é stato solo il 5° (non da zona Champions): quindi necessari, anzi obbligatori, gli interventi fatti in estate.

Ma se in Europa, con 10 gol in 4 partite, il raccolto é da big, in Italia, al momento, non sembra da vertice. Dzeko, in campo in 10 match su 11, ha realizzato solo 2 reti e, in questo senso, é il simbolo di un gruppo in cui le punte fanno spesso cilecca in campionato. Il tridente titolare é fermo a bassa quota: 6 gol, sommando i 2 del centravanti, i 3 di El Shaarawy e l’unico di Under. E ancora a digiuno Kluivert e Schick, i principali rinforzi del trio che ha pagato il forfait di Perotti, appena tornato ad allenarsi con i compagni.

GIOCO D’AZZARDO – Il paragone con le avversarie, non solo le grandi, é inequivocabile: Pjatek (Genoa) da solo ha segnato (9 reti) pi๠del tridente giallorosso. E come lui Immobile (Lazio, 8), Ronaldo (Juve, 7), Insigne e Mertens (Napoli, 7). Icardi (Inter, 6) fa per Dzeko, El Shaarawy e Under. Ecco perchà© Di Francesco, già  da sabato scorso nella sfida del Franchi contro la Fiorentina, ha deciso di attaccare con un uomo in pià¹. E, anche se il sistema di gioco resta il 4-2-3-1, la Roma é come se giocasse con il doppio trequartista. Perchà©, senza l’infortunato De Rossi, il partner di Nzonzi é chiamato a salire alle spalle del centravanti.

Lo ha fatto bene Pellegrini, affiancandosi a Zaniolo, nel match di Firenze. E, nello stesso modo, si é comportato Cristante a Mosca, dopo la prova generale sempre contro la Fiorentina: al Franchi entrಠa metà  ripresa per Zaniolo e si sistemಠaccanto a Nzonzi, con Pellegrini avanzato da trequartista. La formula viene proposta in queste partite proprio per l’assenza di De Rossi che garantisce, invece, pi๠protezione alla difesa. La modifica potrebbe agevolare Pastore che, rimasto in tribuna a Mosca, avrebbe pi๠spazio. E davanti si trova sicuramente a suo agio: già  2 reti in campionato, giocando da esterno nel 4-3-3 contro l’Atalanta e da trequartista nel 4-2-3-1 contro il Frosinone.

BENZINA VERDE – L’età  media del rombo offensivo, intanto si abbassa di partita in partita: domani pomeriggio, all’Olimpico contro la Sampdoria, sarà  di 21 anni se giocheranno dall’inizio Under (21), Pellegrini (22), Kluivert (19) e Schick (22). Salirebbe con El Shaarawy (26) e scenderebbe ulteriormente con Zaniolo (19). I giovani, ai quali va aggiunto Cristante (23), devono sfruttare la grande chance. Perchà© presto Di Francesco, in attacco, potrà  contare di nuovo su Perotti e Pastore. E ovviamente su De Rossi a centrocampo.

(Il Messaggero, U. Trani)

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