Non è una frase buttata lì…è il rendimento a dire questo. Calcolando i punti presi su quelli a disposizione nell’ultimo periodo, la Roma sarebbe prima. Se togliessimo anche i torti arbitrali…qualche squadra che ora è sopra, o poco sotto di noi, sarebbe nella parte bassa della classifica. A noi, però, non interessa. Incredibile. Nell’anno in cui avremmo dovuto vincere lo scudetto, sia per i soldi spesi che per le sensazioni, siamo arrivati sesti…nell’anno in cui abbiamo incassato più di 30 milioni, e speso 0, siamo secondi. Stiamo mettendo paura all’Inter di Mourinho. Questa cosa ha dell’incredibile. E’ lo stesso motivo per cui squadre come Napoli, Palermo e Juventus stanno rosicando di più. Anche la Lazio ha speso di più. Ha speso almeno 20 volte più di quanto abbiamo speso noi…eppure…eppure siamo là sopra. Siamo diventati grandi. Una partita come quella di ieri sera l’avremmo persa tanto a poco, in altri momenti…ma questa Roma c’è. Cinici e spietati, con il sangue agli occhi. Inarrestabili, siamo veramente devastanti. Si facevano oscuri presagi dopo le prime partite di questo campionato…si è parlato di B…addirittura…e ora che siamo secondi, non possiamo pensare in grande? In grande non vuol dire scudetto. Che siamo in corsa non lo dico io, nè Sconcerti, nè Boban…ma i numeri. Siamo a -8 e ci sono 45 punti circa a disposizione. Lo scontro diretto è a Roma…beh, nell’anno del mancato scudetto eravamo a -11…Ok, è difficile…ma non impossibile. Per questa Roma nulla è impossibile. Mirko, l’avevo detto, cresce sempre di più. Sembra sempre di più il Ronaldo di Manchester. Voi direte “questo è matto”…eppure vi assicuro che a lui dobbiamo il 60% dei nostri punti. Mirko è un fenomeno. Tra assist e gol, pesanti, ci ha lanciato al secondo posto. Spesso sembra che debba uscire da un momento all’altro, ma in ogni azione decisiva ci mette del suo. Mi hanno sempre detto che i fenomeni sono quelli che risolvono da soli le partite…e lui, beh, lo fa. Il Genio, SuperMirko, o Re Mida, o Maradona dei Balcani…è un giocatore sensazionale. Io adoro il nostro numero 9. Risulta sempre decisivo. Ieri anche Baptista ha fatto bene…ha cambiato la partita. Jeremy sta riguadagnando la fiducia del mister e già con il Palermo Luca Toni potrebbe andare in panchina…ragazzi, che squadra. E tutto questo, senza aver speso nulla. Tanto di cappello ai nostri dirigenti e al nostro mister…dire che ha solo fortuna, è ridicolo. Un proverbio latino dice che la fortuna aiuta gli audaci…anzitutto…e poi ieri la Roma ha costruito lentamente la vittoria…la Roma finisce tutte le partite in crescendo…è come un ragno, che prima studia la sua preda…poi la cattura…e poi lentamente la uccide. Beh, così è la Roma. Il Mister sapeva che la partita l’avrebbe fatta la Viola…si trattava solo di aspettare il momento giusto per cuocere la Fiorentina…cotta e magnata, se dice a Roma.
Ave atque vale.