Per Karsdorp l’ennesima ripartenza, titolare a San Siro

Ad inizio ritiro, Karsdorp aveva le idee chiare: «Quest’anno, dopo una stagione passata ai margini, sarà  importante giocare. Credo possa essere l’anno giusto per mostrare il mio valore». Due partite di campionato, ancora 0 minuti nelle gambe. Per carità , nessun caso considerando che il titolare é Florenzi. Ma non essere subentrato contro l’Atalanta, nonostante l’infortunio del nazionale azzurro, lo ha fatto restare male. La voglia di esserci, di gridare al mondo di essere tornato un calciatore a tutti gli effetti va perಠtenuta sotto controllo. Di Francesco lo sa, memore anche di un’estate che non é stata tutta rosa e fiori. Negli Usa, ad esempio, complice un problema muscolare (avvertito prima del secondo test con il Barcellona) l’olandese ha saltato 10 sedute in gruppo su 14. Poi il rientro, seguito come un’ombra dallo staff tecnico, attento a non forzare troppi i carichi di lavoro su un fisico esplosivo e potente ma rimasto fermo per tanti mesi. Domani, contro il Milan, toccherà  a lui. Di Francesco ha deciso e ieri lo ha provato sia nel 4-2-3-1 (schieramento pi๠probabile) che in un esperimento sporadico di difesa a tre (come laterale). Per uno nato centrocampista – ha ricoperto tutti i ruoli della mediana prima di esser stato trasformato in terzino dal tecnico van Bronckhorst nel 2014-15 – il modulo non puಠessere un problema.

LA LOCOMOTIVA – A Trigoria e fuori non vedono l’ora di vederlo finalmente correre su e gi๠sulla fascia, dando seguito al soprannome con il quale si era presentato in Italia: la locomotiva. In questa lunga estate, quando lo ha avuto a disposizione, Di Francesco ha lavorato con Rick sotto l’aspetto tattico. Perchà© Karsdorp é inarrestabile quando puಠcorrere in verticale (con il pallone tra i piedi oppure sfruttando l’accentramento dell’esterno offensivo che gli apre il varco per andare sino in fondo) ma deve migliorare nelle letture difensive. In Olanda, con la maglia del Feyenoord, la prepotenza fisica e atletica che lo contraddistingueva lo aiutava nei recuperi e a recuperare da inevitabili sbavature, di un ragazzo pi๠portato ad attaccare che a difendere. Ora che questa preponderanza non é (ancora) cosa spiccata, dovrà  fare molta pi๠attenzione. Sul suo lato domani agirà  Calhanoglu, giocatore chiave per Gattuso con le sue accelerazioni e giocate per innescare Higuain. La Roma nata dalla rivoluzione di Monchi appare una squadra diversa da quella della passata stagione. Pi๠propositiva e qualitativa ma certamente pi๠vulnerabile, soprattutto nel momento in cui molti giocatori hanno le gambe pesanti per il lavoro accumulato durante l’estate. L’appuntamento a San Siro, perà², é di quelli da non sbagliare.

NUOVA RIPARTENZA – L’happening milanese rappresenta per Karsdorp l’ennesima ripartenza. La prima avvenne nel 2011, quando ancora doveva diplomarsi. Il padre infatti decise che per un periodo non avrebbe pi๠toccato il pallone. Il motivo? Semplice, i brutti voti che portava a casa. Un distacco che sembrಠnon avvertire pi๠di tanto a tal punto che proprio papà  Fred conoscendo la passione del figlio un anno e mezzo dopo lo convinse a rimettersi gli scarpini. Anche stavolta i tempi coincidono. Perchà© al netto di quel maledetto 25 ottobre dello scorso anno – quando dopo 82 minuti con il Crotone riportಠla rottura del legamento crociato anteriore al ginocchio sinistro – negli ultimi 16 mesi non ha mai giocato. Il dramma sportivo é ormai alle spalle. Rick sogna di ripartire di slancio. Già  domani.

(Il Messaggero, S. Carina)

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1 commento su “Per Karsdorp l’ennesima ripartenza, titolare a San Siro”

  1. @@@ in bocca al lupo “locomotiva”
    Praticamente è come se fosse un giocatore acquistato quest’anno.

    Speriamo possa essere un valore aggiunto per questa squadra, che ancora squadra non è.

    Olsen
    Karsdorp Manolas Marcano Kolarov
    DDR N Zonzi
    Florenzi Pastore Kluivert
    Dzeko.

    *Fazio l’ho visto poco in forma e se ci mettiamo pure il fatto che non è veloce, potrebbe essere un rischio schierarlo dall’inizio.
    C’è la sosta, speriamo non venga convocato in nazionale.
    Avrà modo di allenarsi al meglio.
    Probabilmente il suo fisico richiede più tempo per farlo*

    *Anche Manolas non mi è sembrato così in forma.
    Ha sofferto tanto Zapata (voleva accompagnare il pallone in fallo laterale.
    Duvan c’ha creduto, è andato via in velocità ed il greco non l’ha più ripreso.)
    Ma in difesa è troppo importante.
    Lui e DDR garantiscono i recuperi.
    Uno con un innato senso della posizione ed esperienza, l’altro con la sua velocità. (speriamo)*

    **Kolarov lo scorso anno ha tirato troppo la carretta non avendo valide alternative.
    Speriamo non debba pagare dazio ora.
    In quel caso c’è Pellegrini, che personalmente comincerei a schierare in determinate partite con più frequenza.
    – primo far riposare il serbo
    – secondo iniziare a far prendere. confidenza con campo partita avversari, al giovane erede**

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