La Roma vince ma non convince, 1-0 con il Cagliari

Il Messaggero, U. Trani

La notte gelida, e anche lunghissima, finisce con l’abbraccio pi๠caldo. Sotto la Sud. La Roma, al fotofinish, ritrova il successo. Ma per esultare deve aspettare il verdetto del monitor. Regolare l’appoggio di Fazio, di petto, verso la porta del Cagliari: 1 a 0 all’Olimpico, risultato sofferto e in bilico fino al recupero, per il nuovo scatto in classifica. Dove, momentaneamente, raggiunge al 3° posto la Juventus, da affrontare nello scontro diretto sabato sera allo Stadium e oggi impegnata nel pomeriggio a Bologna. La vetta, comunque, é pi๠vicina, dopo il ko dell’Inter a San Siro contro l’Udinese. Adesso, con la vittoria esterna contro il Torino, in testa c’é di nuovo il Napoli, ma i giallorossi sono a 4 punti e hanno sempre la partita da recuperare contro la Sampdoria a Marassi nel nuovo anno.

ROTAZIONE DI LUSSO – Di Francesco, dunque, allunga la striscia positiva in campionato: nelle ultime 9 partite, 7 successi e 2 pareggi. E ci riesce usando ancora il turnover che, pur non curando l’attuale mal di gol, quasi sempre gli ha permesso di andare a dama. Stavolta funziona pi๠quello in corsa, con i cambi fatti nella ripresa. Dopo il pari di Verona, ecco 6 novità  in partenza, con 2 innesti per reparto: Florenzi e Manolas in difesa, Pellegrini e De Rossi a centrocampo e Dzeko e Perotti in attacco. Il Cagliari é ordinato e ovviamente prudente nel suo 3-5-2 che prevede, in fase difensiva, Van der Wiel a destra e Padoin a sinistra, piazzati ai lati dei tre centrali. Il fortino di Lopez conta, insomma, su 5 sentinelle davanti al portiere Cragno. E l’atteggiamento paga: i giallorossi, pur avendo sempre il controllo del match, faticano nella prima parte, a costruire occasioni da rete. L’unica chance é il destro di Nainggolan, forte ma centrale: Cragno respinge. Nessun rischio. Qualche errore nel fraseggio consente a Joao Pedro e Pavoletti di ripartire, agevolati dal dinamismo di Barella che spesso li accompagna.

TRIDENTE INEDITO – Schick prova ad adattarsi al ruolo, ancora da metabolizzare, di esterno offensivo. E, anche se si impegna a rimanere largo sulla destra, tende comunque ad accentrarsi. Non ne approfitta Florenzi che, con la corsia libera, avanza meno di quanto dovrebbe. E lo stesso Pellegrini rinuncia a infilarsi da quella parte. La Roma, insomma, si ritrova a giocare, in alcune fasi della partita, con il doppio centravanti, fino a passare, al minuto 27 della ripresa, al 4-2-4. Schick, insomma, é come se studiasse in campo i movimenti che gli chiede Di Francesco che, per la prima volta, gli ha dato spazio dall’inizio insieme con Dzeko e Perotti, punti di riferimento dell’attacco dall’inizio della stagione.

MATCH INFINITO – Proprio Dzeko, fuori dal coro fino all’intervallo, é decisivo all’inizio della ripresa, quando conquista il rigore, sfuggito all’arbitro Damato che, dopo aver ammonito il centravanti per simulazione, va davanti al monitor, su input del Var, cambia la decisione e toglie il giallo all’attaccante, atterrato da Cragno. Che perಠsi fa perdonare, intuendo il tiro, piatto lento e scontato, di Perotti che sbaglià², in questo torneo, la trasformazione anche contro l’Udinese. La Roma alza il ritmo. Interviene Lopez: Farias per Joao Pedro. Risponde Di Francesco: El Shaarawy per Pellegrini. Si fa male Barella: dentro Deiola. Farias grazia Alisson. In campo, nel finale, pure Strootman per il diffidato Nainggolan e, prima del recupero, Under per Schick. Solo al 4° minuto dei 6 di recupero il gol di Fazio, confermato anche con il Var, su punizione tagliente di Kolarov e respinta incerta di Cragno. Il leader della difesa, la migliore del torneo con 10 gol subiti (12° clean sheet stagionale), per festeggiare con la Sud deve aspettare un paio di minuti. L’1 a 0, perà², é al sicuro: Damato indica il centrocampo. Il tocco é di petto e fa tagliare alla Roma il traguardo.

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