Gazzetta dello Sport, M. Cecchini – D. Stoppini – A. Pugliese
Si era partiti con un progetto sbandierato in lungo e largo: due titolari per ruolo. Poi, strada facendo, quel progetto la si é andato sgretolando. Un po’ per i tanti (troppi) infortuni in serie, un po’ perchà© la differenza di valori é venuta presto fuori. A finire sul banco degli imputati, ovviamente, é soprattutto il mercato estivo, che ha portato giocatori o non pronti (come Moreno e il giovane Under), o che non hanno saputo rispettare le aspettative (vedi Gonalons e Defrel). Poi, strada facendo, sono emersi gli altri problemi: le difficoltà di Strooman (in particolare) e Nainggolan nel digerire i movimenti del 4-3-3 o l’utilizzo forzato di Florenzi ancora come terzino destro, ruolo che non gli si addice e dove vanno ad insistere quasi tutti gli avversari (tanto é vero che Di Francesco ad inizio stagione era stato chiaro, dichiarando che Florenzi lo voleva riportare pi๠alto).
TROPPI STOP – E poi, come detto, c’é il capitolo infortuni. L’ultimo di una lunga serie é la ricaduta di Patrik Schick, ma gli stop muscolari in questi 7 mesi di lavoro sono stati davvero troppi (senza, ovviamente, andare a toccare i legamenti crociati saltati a Luca Pellegrini e Karsdorp). A Trigoria, nell’estate 2015, Pallotta decise di catapultare Darcy Norman ed Ed Lippie, presentati come dei santoni della preparazione. I due americani, perà², pian piano hanno perso appeal e ora si dedicano al recupero degli infortunati. Il problema é che gli infortunati non recuperano quasi mai. L’esempio pi๠lampante é il «violento trauma alla rotula del ginocchio sinistro» diagnosticato a Defrel dal dottore (radiologo) Del Vescovo il 26 novembre scorso. Defrel, per la cronaca, é tornato disponibile quasi due mesi dopo…