Sponsor Stadio, Acea smentisce, la Roma continua a cercare

La Repubblica, D. Autieri


La As Roma é alla ricerca di un grande sponsor per far brillare il sogno del nuovo Stadio. L’anticipazione pubblicata ieri da Repubblica su un possibile interessamento di Acea apre uno dei capitoli finanziari pi๠interessanti per la società  di James Pallotta: quello dei naming rights. La società  che “stamperà â€œ il proprio nome sul nuovo stadio avrà  un enorme ritorno di immagine, da pagare – calcolano internamente alla As Roma prendendo come riferimento i benchmark europei – una cifra che puಠraggiungere i 20 milioni di euro all’anno. Si tratta di un finanziamento importante ma non molto lontano dalla prassi dei pi๠grandi club del calcio europeo. Circa 10 milioni di sterline l’anno paga Etihad per accostare il proprio nome a quello dello stadio del Manchester City; mentre 5,8 milioni di euro é la cifra garantita dal colosso Allianz per l’Arena del Bayern di Monaco, inaugurata nel 2006 e legata per i prossimi 30 anni al nome della prima compagnia assicurativa europea. Acea, da parte sua, ha smentito l’indiscrezione, forse per la paura per scontentare la metà  laziale della città  e una quota degli azionisti convinta che la multiutility dovrebbe concentrarsi sul suo core business, magari investendo di pi๠in un settore pi๠interessante come quello dei rifiuti.

Tuttavia fonti interne alla As Roma confermano che contatti tra i vertici delle due società  ci sono stati, anche se – precisano – per la trattativa legata alla fornitura di energia elettrica. La società  dell’acqua e dell’energia, che già  figura con una piccola sponsorizzazione nell’area hospitality della Roma all’Olimpico, é il player di riferimento per la gestione della fornitura energetica nell’area dove sorgerà  lo stadio, una partita su cui le trattative sembrano aver raggiunto un livello avanzato. Diversa é la questione dei naming rights, sulla quale il club dei giallorossi conferma di essere alla ricerca di un grande sponsor e di voler ingaggiare una sana competizione mirata a due risultati: uno economico, l’altro di immagine. L’ammontare della sponsorizzazione é importante, ma lo é altrettanto il peso e l’immagine dell’azienda che sarà  scelta per mettere il proprio marchio sullo stadio.

Gli esempi europei di Etihad, Allianz, Volkswagen, Emirates contribuiscono a tracciare l’identikit dell’investitore ideale, generalmente una multinazionale con una visione globale, un interesse forte sul mercato retail e una grande liquidità  in cassa. Acea risponde a questi requisiti solo in parte. L’azienda, guidata dal presidente Luca Lanzalone che in qualità  di avvocato ha gestito proprio per la giunta 5Stelle la trattativa sul progetto Stadio, ha un flusso di cassa positivo e un patrimonio consistente, ma sconta il bisogno di investimenti sulla rete, una forte esposizione politica, nonostante la quotazione in Borsa, e un’immagine circoscritta al territorio laziale. àˆ vero che i soldi non hanno colore, ma é anche vero che l’auspicio – per i dirigenti del club – sarebbe quello di mettere insieme un buon incasso all’immagine di un colosso internazionale. Per farlo – confermano dalla società  â€“ c’é ancora tempo. Il programma, adesso, prevede di attendere che il progetto rinnovato venga approvato in via definitiva in Campidoglio e nuovamente in Regione. Questo concede alle parti in causa ancora qualche mese di transizione, nel corso dei quali proseguiranno le trattative avviate e verranno presi nuovi contatti. Il tutto per arrivare alla primavera 2018 con una rosa ristretta di candidati tra i quali scegliere chi sarà  il pi๠adatto a mettere il proprio nome sul Colosseo della As Roma.

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