Gazzetta dello Sport, C. Zucchelli
L’uno prova a recuperare dalla forte contusione riÂmediata a Genova alla rotula e continua ancora a lavorare a parte, l’altro invece si allena con continuitaÌ€ e prova a mettere in difficoltaÌ€ Di Francesco, che in queste ultime settimane ha preferito lasciarlo piuÌ€ in panchina che in campo. Il primo eÌ€ Gregoire Defrel, il secondo Lorenzo Pellegrini. Soprattutto su quest’ultimo la Roma e l’allenatore hanno massima fiducia, tanto che li hanno messi in coppia nello spot che invita i tifosi ad acquistare regali a tinte giallorosse. Di Francesco sembra un attore consumato quando dice di «non essere integralista», Pellegrini anche eÌ€ molto a suo agio, lui che con i social ha sempre piuÌ€ confidenza (ieri insieme alla futura moglie Verona ha presentato Leo, nuovo arrivo a 4 zampe della famiglia), mentre in campo solo a tratti si eÌ€ visto ai livelli dello scorso anno col Sassuolo.
NUOVA VITA – Sicuramente, come Defrel, sta pagando l’impatto da protagonista con la grande piazza e magari anche con la concorrenza, ma se c’eÌ€ una certezza che tutti a Trigoria hanno, eÌ€ che il futuro eÌ€ tutto dalla sua parte. Di Francesco stesso lo sa, eÌ€ pronto a metterlo di nuovo dal primo minuto sabato contro il Cagliari, dopo che nelle ultime 4 partite soltanto una volta, contro la Spal, eÌ€ partito titolare. Poi, contro Lazio, Genoa e Chievo sempre panchina. A Verona sperava di giocare, dopo che con il Qarabag era entrato nel finale e contro la Spal aveva segnato il suo primo gol in giallorosso, ma Di Francesco sa come e quanto dosarlo, basti pensare che nella prima stagione al Sassuolo, a questo punto della stagione, aveva giocato solo due volte in campionato.
PROBLEMI E SFORTUNA – Ieri si eÌ€ distratto con i tifosi nel Roma Store di piazza Colonna («eÌ€ sempre un’emozione stare in mezzo a loro», ha spiegato), oggi invece penseraÌ€ ad allenarsi e come lui l’altro ex Sassuolo della Roma, Defrel. Rispetto a PelÂlegrini per lui ci sono state piuÌ€ ombre che luci in questi mesi: da quando si eÌ€ infortunato al bicipite femorale, a fine settembre, ha detto addio al posto (quasi) da titolare che Di Francesco gli aveva trovato, eÌ€ rientrato un mese dopo ma senza incidere (solo una volta ha giocato dall’inizio), poi a Genova ci si eÌ€ messa anche la sfortuna. Entrato nella ripresa, eÌ€ andato a sbattere contro il palo, contusione fortissima alla rotula e addio, di nuovo, continuitaÌ€. Dura che sia convocato col Cagliari, ma lui, come Schick ed Emerson, viene considerato da Monchi «uno dei nuovi acquisti di gennaio». Se saraÌ€ davvero cosiÌ€, lo diraÌ€ il tempo. E magari anche Di Francesco, che nonostante le difficoltaÌ€ si fida ad occhi chiusi dei due ragazzi che ha voluto con seÌ dal Sassuolo.
