Per Schick esordio con la Roma, deve ancora recuperare la forma

C’era curiosità , tanta curiosità , per vedere in azione Florenzi dopo due crociati e Schick dopo un assegno da 42 milioni di euro. Ale in campo dal primo minuto con la fascia di capitano al braccio; Patrik in panchina, accanto a Di Francesco. Florenzi esterno a destra, un po’ centrocampista e un po’ anche terzino: una semplice prova o un indizio per il futuro? Lo scopriremo solo vivendo, senza dimenticare che Ale in quella posizione ha già  giocato, e pure bene. Interessava, perà², verificare soprattutto la sua condizione atletica (e mentale) dopo il lungo, doppio stop e il test, durato 75minuti, puಠessere considerato positivo: buona gamba, zero paura e tanta determinazione. Un titolare ritrovato, oltre che un (altro) cecchino dal dischetto.

Schick, probabilmente il pi๠atteso, é entrato in campo a metà  ripresa, in compagnia di tanti ragazzini della Primavera. E in una squadra ormai piuttosto approssimativa. Il ceco si é piazzato al centro per azionare a trecentosessanta gradi il suo delizioso sinistro. Di Francesco, considerati i compagni che gli ha fatto trovare accanto, probabilmente ha voluto soltanto fargli fare una sgambata nel suo nuovo stadio, dato che, a quel punto della gara, non c’era pi๠un filo (tattico) logico. Patrik comunque si é mosso con disinvoltura, ma la sua prestazione non puಠessere giudicata in maniera compiuta. Le poche giocate che ha fatto, sono state di qualità . Ma non c’era bisogno della partita contro la Chapecoense per rendersene conto. Se mai, ha bisogno di migliorare, e neppure poco, la sua condizione. Si sapeva anche questo, perà².

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