Spalletti sempre pi๠lontano dalla Capitale. L’allenatore della Roma sembra già con la testa altrove.
Tuttosport, S. Carina
Non é da ieri sera che Spalletti é pi๠lontano dalla Roma. In realtà lo é già da tempo. La volontà di autoimporsi un aut-aut che non gli aveva chiesto nessuno dopo Natale, é stato il segnale che qualcosa era scattato nella sua testa. E chi crede ancora alla storia dell’ambiente che gli rema contro, nella migliore delle ipotesi é ingenuo. I problemi sono altri. Su tutti, l’incertezza di poter competere per vincere nella prossima stagione. Basterebbe poco. La Roma ha un’ottima rosa nei primi 13-14 elementi. Ma come ha insegnato Allegri, per arrivare in fondo ne servono 18. E Spalletti non li ha. Il tecnico aveva chiesto di tracciare una linea dopo la gara contro la Lazio. Ok, facciamolo: eliminazione dai play-off di Champions per mano del Porto, fuori agli ottavi di finale di Europa League per conto del Lione e ieri sera ko in semifinale di coppa Italia contro la Lazio.
Rimane il campionato. Dove é secondo con 4 punti di vantaggio sul Napoli terzo ed é a – 6 dalla Juventus con appena 24 punti in palio. Bilancio che non fa gridare certamente al miracolo, considerando che il suo predecessore, Garcia, fu esonerato quando era quinto a 7 punti dalla capolista Napoli, dopo aver ottenuto due secondi posti, il passaggio del primo turno in Champions League e cosa mai secondaria in città , senza mai aver perso un derby (3 vittorie e due pareggi). Detto questo, se Spalletti soltanto si convincesse che nessuno ce l’ha con lui e che anzi, viene ritenuto un ottimo tecnico, sarebbe ancora la migliore soluzione per la Roma. Il problema é che lui non la pensa cosa. Da tempo. Non certamente da ieri sera.