La Roma adesso é pi๠concreta

Rassegna Stampa Forza-Roma.com – Gazzetta dello Sport, C. Zucchelli – «Siamo meno belli magari, ma certe partite in passato non le avremmo vinte». La sintesi, come col Milan in campo, fuori l’ha fatta Radja Nainggolan. Negli ultimi 180′, infatti, la squadra di Spalletti ha messo in mostra meno qualità  ma pi๠sostanza e l’emblema sono stati i tre gol che hanno portato sei punti contro la squadra di Montella e quella di Inzaghi. Tre iniziative personali – frutto di intuizioni di Strootman e Nainggolan –, tre tiri diversi ma di ottima fattura, che hanno coronato il lavoro di tutta la squadra soprattutto in fase difensiva. Non a caso, Szczesny non ha preso neanche un gol e ha subato pochissimo.

DA EMPOLI – Che la Roma dovesse modificare la sua pelle é stato chiaro a tutti dalla trasferta di Empoli: una partita giocata discretamente, un avversario dominato per larghi tratti, un pari a reti inviolate contro una squadra che poi in casa ha preso 8 gol da Fiorentina e Milan. A quel punto Spalletti ha insistito su un concetto: vincere anche le partite «sporche», quelle dove il gioco viene meno, e la Roma lo ha preso (quasi) sempre in parola.

Ha perso a Bergamo, contro un’Atalanta in stato di grazia, ma poi é diventata molto pi๠concreta contro Bologna (3­-0), Pescara (3-­2 pur soffrendo nel finale), Lazio e Milan. In queste ultime occasioni non c’era Salah e magari l’assenza – pesante – dell’egiziano puಠaver contribuito a dare un po’ pi๠di equilibrio. Una buona notizia, in vista della sua partenza per la Coppa d’Africa. La notizia ottima, invece, é il ritorno di Rà¼diger, questo sa fondamentale: da quando é rientrato, il tedesco ha giocato tutte la partite di campionato, rifiatando solo con l’Astra Giurgiu, testa, gambe e polmoni della concretezza romanista.

VERSO TORINO – Una concretezza pi๠che mai necessaria sabato sera allo Juventus Stadium: d’altronde, basti pensare all’ultima partita giocata la dalla squadra di Spalletti. Il tecnico era alla seconda presenza in giallorosso, la Roma comunque se la giocಠsenza essere schiacciata, a decidere tutto la zampata del campione, che di nome fa Paulo e di cognome Dybala. Novanta minuti chiari di quello che, in questi anni, é sempre stata la Juventus, che adesso la Roma va a sfidare nel suo fortino. Bella forse no, ma determinata sa. E per Spalletti é la notizia migliore. Non puಠessere un caso, infatti, che luneda abbia riempito di complimenti Dzeko per la prestazione di sostanza quando, nelle scorse settimane, anche dopo doppiette e triplette, erano arrivati pi๠schiaffi che carezze.

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