Le altre gare di Coppa Italia

Juve-Inter, la rivincita. All’andata, nonostante l’espulsione di Burdisso, a un quarto d’ora dal termine era una partita chiusa. El Jardinero, al secolo Julio Ricardo Cruz, aveva confermato il ruolo di bestia nera dei bianconeri insaccando una doppietta: due sonori schiaffoni ad una Juventus in superiorità numerica ma in evidente inferiorità psicologica. Poi il risveglio, tutta la rabbia scaricata dietro Julio Cesar dal sinistro di Del Piero, servito da Trezeguet: 2-1 direttamente dalla spina dorsale bianconera, il segnale della riscossa che trovava un nome ormai dimenticato, e che presto avrebbe fatto parte del passato: Boumsong. Era lui a volare di testa su un corner mettendo nel sacco, «Il mio regalo d’addio alla Juve» come scrisse nel sito ufficiale prima di fare le valigie per Lione. E al termine dei 90’ saluti e strette di mano, negli occhi dei 22 la frase: ci rivediamo a Torino.

E stasera alle 21 c’è l’atto conclusivo: stavolta i padroni di casa sono i bianconeri, che partono con il piccolo vantaggio dei due gol fuori casa. Rispetto all’andata c’è un Boumsong in meno e uno Stendardo in più, Ranieri pare essere intenzionato a schierare dall’inizio l’ex difensore della Lazio in coppia con Legrottaglie al centro della difesa. In attacco il dubbio è Trezeguet-Iaquinta, con il secondo favorito dal fatto che in campionato sarà squalificato e quindi non disponibile. Mancini sfoglia la margherita: di sicuro c’è che Ibra non ci sarà, mentre appare scontato l’utilizzo del baby Pelè davanti alla difesa e di Rivas. Il dubbio è se schierare il solo Cruz davanti o affiancargli Crespo, sfebbrato ma non al meglio. Altrimenti il Giardiniere davanti, l’anti-Juve per eccellenza, e dietro Stankovic e Jimenez ad inventare.

Alle 17.45 al Franchi sarà di scena l’altro quarto, quello tra Fiorentina e Lazio. All’andata i biancocelesti hanno fatto valere il fattore campo, imponendosi 2-1: dopo il missile di Kolarov e la giocata di Behrami i viola si risollevarono con Pazzini, a cui sarà affidato ancora una volta il compito di terminale offensivo. Prandelli può decidere in tutta tranquillità chi schierare e chi tenere fuori, Rossi invece deve fare i conti con infortuni e squalifiche: il tecnico della Lazio schiera dall’inizio Bianchi in coppia con Rocchi davanti, e in difesa subito il romeno Radu; sulle fasce del 4-4-2 ci saranno Vignaroli e Mauri.

I rossazzurri sono ad un passo da una storica qualificazione: mai, in oltre sessant’anni di storia, il Catania ha raggiunto la semifinale di Coppa Italia. Oggi alle 15, davanti ai suoi tifosi, gli uomini di Baldini dovranno ribaltare il 3-2 subito al Friuli dall’Udinese di Marino, che ancora una volta, da ex mai dimenticato, proverà a spegnere i sogni di gloria degli etnei.

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