Pierluigi Collina: “Inter-Parma? Non era rigore”

Il rigore di Inter-Parma non c’era. La sentenza definitiva arriva da Pierluigi Collina, designatore di A e B, nel corso dell’incontro a Milano tra arbitri, allenatori, dirigenti e giocatori, per fare il consueto punto di metà stagione. Senza voler dare interpretazioni precise agli episodi che più hanno alimentato le polemiche il designatore arbitrale ha comunque fatto capire di non essere d’accordo con la decisione di Gervasoni in Inter-Parma. «A Fiumicino, a novembre, ci eravamo accordati di giudicare involontario la carambola testa o corpo con la mano se il gesto preponderante è quello di colpire la palla con un’altra parte del corpo». Ok invece per l’espulsione di Cesar decretata da Rosetti ieri a Udine. «L’ammonizione è prevista per l’intervento pericoloso. D’altra parte ormai il regolamento prevede il giallo come una specie di atto notarile».

Pierluigi Collina non ci sta a bocciare il girone d’andata degli arbitri italiani. Secondo il designatore «oggi l’arbitro viene valutato non su come ha interpretato una partita ma su un episodio visto, analizzato e chiarito (a volte neanche chiarito dopo ore di discussioni) con tante telecamere posizionate dove l’arbitro non potrà mai essere, addirittura dietro la porta o in aria». «Giudicare un arbitro con la tecnologia – ha sottolineato – non è equo». Collina che, insieme al presidente dell’Aia Cesare Gussoni ha incontrato allenatori, calciatori e dirigenti delle squadre di serie A, ha sostenuto di essere soddisfatto della «sua squadra» e ha concluso: «L’uniformità di giudizio è un problema che si pongono tutti i gruppi arbitrali del mondo. Ma il fatto che il numero dei cartellini gialli sia diminuito del 5% rispetto alla scorsa stagione sportiva è già un segnale importante».

D’accordo con Collina sulla tv è anche Gussoni:  «Il ricorso al mezzo televisivo è diventato devastante. Si verificano episodi sui quali neanche la moviola riesce a trovare una soluzione. La moviola in campo ? Spetta alla Fifa stabilirne l’introduzione».

Dal corrieredellosport

Condividi l'articolo: