Finale Champions: Stadio Olimpico ancora da adeguare

Un anno e mezzo alla finale “romana” della Champions League e delle cinque stelle per il momento nemmeno l’ombra. Che poi in realtà non si chiamano più così. L’Uefa ha cambiato i criteri di valutazione: adesso gli impianti più belli vengono definiti Elite, ovvero fuori categoria. Prima ci sono solo tre fasce. Bene, l’Olimpico dovrebbe rientrare tra i top d’Europa grazie al progetto di ristrutturazione presentato dal Coni lo scorso maggio. Tutti i lavori, secondo il programma, dovrebbero essere conclusi entro il dicembre di quest’anno, ma le migliorie che avrebbero toccato direttamente la qualità dello spettacolo per i tifosi comuni non ci sono ancora state. Bagni, seggiolini, e bar (in buona parte): è come se il tempo si fosse fermato ai mondiali del ’90. Eppure i prezzi dei biglietti non sono affatto rimasti gli stessi. E così oggi non esiste uno spettacolo che costi così tanto come quello del calcio avendo nel contempo servizi così scadenti.
Quello che colpisce maggiormente, quello di cui più spesso si lamentano i tifosi, è lo stato dei servizi igienici. Solo quelli della Monte Mario sono decenti. Negli altri settori sono pochi, fatiscenti, rovinati dal tempo e magari anche da atti vandalici. Fatto sta, chi si trova a dover andare in bagno durante la partita è spesso costretto a rinunciare, puntando sulle proprie capacità di resistenza per arrivare fino a casa. Il progetto del Coni prevede l’adeguamento agli standard Uefa, che tradotto in cifre significherebbe passare dalle 48 unità attuali di Curve e Distinti alle 109 al termine dei lavori. Vale a dire un wc ogni 206 donne e uno ogni 204 uomini. Tutti rigorosamente in acciaio per evitare che qualche vandalo possa decidere mandarli in pezzi. La consegna dei nuovi bagni doveva avvenire per il 31 dicembre 2007, ma poche settimane fa dal Coni fecero sapere che c’erano stati alcuni ritardi negli iter autorizzativi. Dunque ad oggi è stato realizzato solo un progetto “pilota” nei Distinti Nord lato Tevere mentre entro la fine di marzo saranno completati gli appalti. Insomma, con ogni probabilità, se ne riparlerà solo all’inizio della prossima stagione.
C’è poi un altro punto del progetto che è in netto ritardo, anche più visibile di quello dei bagni: i seggiolini. L’idea iniziale era di farli multicolori, poi si scelse di metterli tutti di un azzurro più scuro di quello attuale. Simile a quello della tribuna autorità, per intendersi. Dovevano essere sostituiti tutti entro il 31 dicembre scorso, e invece ancora niente, né multicolore, né blu. Niente di niente. Qui però i tempi, almeno sulla carta, dovrebbero essere più brevi. L’appalto è stato assegnato a dicembre ed entro la fine di gennaio i primi dovrebbero essere posizionati. Avranno la seduta più larga (50 centimetri invece degli attuali 44 in Tribuna, 48 invece di 43 in Curva e Distinti) e in tutti i settori ci sarà lo schienale. Ma tra una cosa e l’altra all’Olimpico, soprattutto se la Roma andrà avanti in tutte le competizioni e la Lazio in Coppa Italia, si giocherà quasi ogni tre giorni e sarà difficile trovare il tempo per togliere i vecchi e mettere i nuovi. Anche in questo caso si dovrà aspettare, quindi, fino alla tarda primavera.
Situazione bar: sono stati ristrutturati quella Tevere (in totale 10) ed entro marzo avverrà lo stesso per quelli delle Curve. I prezzi sono sempre troppo elevati, ma questa è un’altra storia.
Quali sono dunque tra i lavori già terminati quelli che hanno portato un vantaggio pratico per gli spettatori? Il conto si riduce ai due nuovi tabelloni luminosi, ai quali presto verrà sostituito anche il vecchio orologio analogico, e ai vomitori. Il rifacimento di questi ultimi, assieme alla eliminazione delle prime file di posti, ha permesso un miglioramento della qualità del percorso degli spettatori. C’è stata poi la messa in sicurezza dello stadio secondo la Legge Pisanu, completata nel febbraio 2006. Le altre migliorie hanno invece riguardato la Monte Mario: nuove postazioni stampa, aree ospitalità, nuove sedute della Tribuna d’Onore e Tribuna Autorità. Ma questo ai tifosi interessa decisamente meno, a loro basterebbe vedere un po’ meglio la partita, su un seggiolino un po’ più comodo e con un bagno degno del prezzo del biglietto pagato. Insomma, non il solito cesso.

Scritto dal ilromanista

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