Attualmente alla guida della Confederazione mondiale degli sport subacquei, Anna Arzhanova, ex sportiva russa, è la prima probabile presidente di sesso femminile di SportAccord. Luogo di incontro dello sport nonchè, secondo la Arzhanova, piattaforma di aggregazione in cui tutti i protagonisti dell’universo sportivo possano condividere esperienze, impressioni e consigli, SportAccord è l’organizzazione di livello mondiale che raccoglie tutte le federazioni olimpiche e non, dal calcio al nuoto, dal basket fino ai giochi universitari.
Il 22 aprile prossimo, a Losanna, concorrerrà per arrivare ai vertici del Mondo dello Sport. Nel frattempo, però, numerose donne hanno deciso di appoggiarla attraverso una campagna lanciata sui social con l’Hasthag #AnnaNeverGiveUp. Per aderire bisognerà semplicemente sottoscrivere la relativa petizione inserendo i propri dati, così come tante altre donne sportive ma non solo, hanno già fatto.
Da donna e da ex atleta la Arzhanova sa bene come non vi sia spazio, nell’universo dello sport, per discriminazioni e disuguaglianze affermando come “Una buona leadership non dipenda da genere, razza, lingua o religione, ma dalle singole persone“. Il suo programma di candidatura si fonda, tra gli altri, su alcuni argomenti di grande rilievo come l’auspicio di una partecipazione molto più diretta a SportAccord da parte delle federazioni ed un dialogo fondato su serenità e cooperazione con il CIO. Tra le sue priorità anche la lotta al doping.
La prima candidata alla presidenza di SportAccord ricorda come essere una donna non possa e non debba rappresentare motivo di limitazioni ma spronare al raggiungimento di livelli sempre più elevati, esattamente come sancisce la Carta Olimpica che, come ricorda il presidente del CIO, Thomas Bach, “impone di incoraggiare e supportare l’affermazione delle donne nello sport”.