La conferenza stampa del mister della Roma prima della partita contro l’Udinese riportata in modo integrale.
“Rudiger sarà assente, Nainggolan e De Rossi non dovrebbero aver problemi, da verificare le condizioni di Pjanic”
Spalletti parla dei calciatori infortunati introducendo la sfida contro l’Udinese
“Rudiger e Gyomber sono ancora infortunati, il tedesco tornerà a metà settimana. Vanno valutate le condizioni di Pjanic che si è allenato ma durante l’allenamento è stato costretto ad uscire e gli si è riacutizzato il dolore. Nainggolan e De Rossi non dovrebbero aver problemi, ci sono state delle sollecitazioni positive con lo staff medico. Manolas si è allenato bene ma c’è ancora da vedere la reazione dopo esser rientrato da poco. Nura e Sadiq vanno in Primavera”.
Sulla sfida contro l’Udinese
“La conosco bene, hanno un ambiente particolare perché non sono avvolti da una città, sono tranquilli e vivono in un’oasi felice che gli da la possibilità di crescita senza stress, di migliorare per quelli che hanno qualità da mettere in pratica. Per altri invece abbassa la tensione perché non c’è quel morso, quella pressione per reagire nei momenti di difficoltà. Hanno buoni calciatori, la loro storia dice che sono bravi a scoprirli ed a lanciarli. Sono giocatori di corsa che hanno qualità, bisogna vedere se riusciranno a sopperire al momento di difficoltà. Noi dobbiamo proporre il nostro calcio e provare a vincere la partita per riprendere il cammino, la nostra marcia”.
Sull’utilizzo di tre calciatori dietro Dzeko
“Può essere una costante, non sempre questa ma si può usare in parallelo con altre soluzioni”.
Se Dzeko ha reagito alle critiche dopo Madrid
“Mi aspetto da parte sua che lui venga a pregarmi per avere la maglia, perché le motivazioni ce le deve avere per forza. Su quello che avete scritto su di lui, io non aspetto altro. Il più grande regalo è dargli la maglia, sono convinto che farà vedere le sue vere qualità, saprà reagire in base a quello che è successo. Io devo solo dargli la maglia e farlo giocare”.
“Strootman migliora tutti i giorni. Vanno valutati i tempi ma i modi sono pronti”
Su Strootman
“Strootman migliora tutti i giorni e da qua in avanti va preso in considerazione, non so dire se domani o la prossima partita ma è disponibile. Vanno valutati i tempi ma i modi sono pronti”.
Cosa deve accadere perchè lei rimanga alla Roma?
“Il mio discorso era legato a vostre allusioni su alcuni professionisti che lavorano al mio fianco alla Roma, ho detto che siamo tutti Sabatini. Abbiamo bisogno di un risultato per guardare bene il futuro, lo devono sapere tutti. Dobbiamo essere tutti concentrati per raggiungere il nostro obiettivo, il decorso di queste partite può cambiare molto e questo cambiamento può essere usato nei nostri confronti. Di noi nessuno deve stare tranquillo, siamo in un processo di cambiamento e mostriamo alti e bassi. Dobbiamo rafforzare che il nostro obiettivo va assolutamente raggiunto”.
Sui numeri del processo di crescita: raddoppiati i falli fatti, aumentate le palle recuperate. Questa è una cattiveria maggiore? Sono ancora alte le palle perse, mancanza di concentrazione?
“Sono dati importanti, è chiaro che se vai a cercare la palla puoi commettere quel fallo in più ma viene accettato positivamente. Sulle palle perse dobbiamo lavorare, è stato il tema della partita contro il Real Madrid. Perché noi le andiamo a riprendere e se non siamo bravi non le riportiamo, invece agli altri gliele ridiamo. Qui bisogna migliorare, fargliela sudare di più per quelle che sono le nostre qualità”.
Zeman e la Sensi parlano di una gestione strana di Totti
“Non capisco, perché devo stare a pensare queste cose? Qua bisogna sempre spiegare tutto, non fai in tempo. In questo caso qui ho avuto un punto di vista quando risposi così a Zeman perché ci eravamo sentiti al telefono poco prima. Però ci sono anche altri diretti interessati. Ognuno la pensa come vuole, io non vado a rispondere a tutti. Dalla mia posizione posso avere delle possibilità di valutazione superiori perché svolgo questo ruolo e devo essere coerente con il mio pensiero sotto l’aspetto della gestione calcistica di Totti. Non voglio fare confusione con altri tipi di gestione che non mi riguardano e non voglio assolutamente metterci il naso”.
Se ha parlato con Pallotta del futuro
“Il nostro futuro è adesso, guardiamo a fare questi 10 risultati nella maniera corretta. Bisogna avere questa visione ben chiara sul nostro modo di lavorare in questi due mesi, può cambiare molto da qui alla fine. Tutto il resto è consequenziale, abbiamo solo questo come obiettivo. Pallotta ci ha fatto vedere il suo entusiasmo, la sua voglia di fare, penso che non possa fare altro se non trasferirci la sua voglia di fare. Non volevo altro e non mi aspetto altro”.
Nella scelta di un modulo o atteggiamento tattico conta più le sue risorse o l’avversario?
“La prima attenzione la facciamo a noi stessi, al nostro marchio ed al nostro timbro. Si pensa a mettere in campo una squadra che porti a casa il risultato, poi qualche qualità che ha l’avversario che propone spesso allora bisogna dargli attenzione. Senno si va pensando alla nostra squadra con la possibilità di fare bene”.
“Dzeko gioca titolare, l’occasione me l’avete preparata voi in questa settimana”
Eliminata con lo Spezia, disputa due ottime partite contro il Real Madrid. Ripartendo dall’ultima partita in questo processo di cambiamento è stato difficile arrivarci a livello tattico o più a livello mentale?
“Più a livello mentale, doveva essere più forte il dispiacere del non risultato che non la consolazione dei complimenti che ci avrebbero fatto tutti dopo la partita del Bernabeu. L’avevo messo in preventivo, ma la squadra va portata anche in superficie per ciò che ha fatto di buono. I calciatori hanno fatto bene ma deve venire in un secondo momento questo pensiero. In un primo momento non si può dire “Eh vabbe ma siamo stati bravi, era il Real Madrid” insinuando il dubbio che si potesse anche perdere, non c’era il pensiero che si doveva assolutamente vincere. Ed il fatto di spaccare o non spaccare la squadra mi garba poco: la spaccate voi se dite che questo non deve più giocare perché è accaduta una determinata cosa. I calciatori sbagliano, io penso ad un discorso mentale e come ci siamo arrivati. L’evidenza dice che se non la viciamo con quelle occasioni significa che non sei così cattivo, così cinico che se ti capitano due occasioni allora segni. Adesso sembra che bisogna mettere il punto su chi ha sbagliato il gol. Anche noi lo dicevano nello spogliatoio, “Abbiamo avuto 10 occasioni..”. Ma a dirlo erano gli altri, i calciatori che non le avevano avute queste occasioni. Così sembra di voler andare a trovare il colpevole della partita che non abbiamo vinto. Non è così, è la squadra perché abbiamo preso dei gol evitabili contro il Real ed il centrocampo deve dare un aiuto, deve andare a soffocare la loro ripartenza. Quindi siamo tutti coinvolti, questo fatto di fare i complimenti per le occasioni avute è anche un dare colpe a quelli che li hanno sbagliata, così uno si sente sollevato che se facevano gol gli altri… Se gliela davamo meglio allora facevano gol, allora sono coinvolto anche io. Non mi garbava questo tipo di reazione, allora si va sul dispiacere dell’occasione persa che ora è tutto più faticoso, è difficile ritrovare quelle partite li. Certo, adesso so rigiocandola sarebbe tutta un’altra squadra, il dubbio su determinate situazioni che avevo prima ora non lo avrei, ma il dubbio non bisognava averlo prima, bisognava arrivarci nella maniera giusta. Quando ci sono capitate le occasioni non siamo apparsi pronti, e quando ce ne sono capitate altre abbiamo pensato “ma come un altra occasione?”, non sembravamo pronti. Adesso si riportano in superficie queste situazioni qui, che sono state molte quelle fatte bene ed adesso si rida una maglia a Dzeko. La reazione e l’occasione me l’avete preparata voi, Dzeko gioca”.
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