Mexes: “La Francia? Penso solo alla mia Roma”

Il difensore giallorosso Mexes intervistato da Roma Channel

Philippe MexesChe effetto ti fa essere intervistato da una delle trasmissioni più popolari del tuo paese?
"Si ogni tanto si interessano un po’ a me. Fa molto molto piacere, almeno mi conoscono un pochino".

Molti ti vorrebbero titolare in nazionale…
"Qui in Italia, perchè in Francia la gente si dimentica dei giocatori che vanno all’estero. A me non importa tanto, basta che sono felice qui a Roma poi il resto viene da solo".

Un pensierino all’Europeo l’hai fatto?
"Certo che ci penso, sarebbe la mia prima volta e vivrei un’emozione unica in nazionale. Soprattutto sarebbe bello giocare contro l’Italia".

Potresti giocare contro i romanisti…
"Già a San Siro quando giocammo contro l’Italia mi faceva uno strano effetto vedere i miei compagni con un’altra squadra. Però mi devo abituare al fatto che in campo sono avversari".

Trasferta a Livorno, che è una delle poche che ha fermato l’Inter…
"Squadra pericolosa. In classifica non sta messa bene e sappiamo ce contro questesquadre non è facile. Poi dipende da noi, se abbiamo più corsa e qualità faremo una bella partita. Non sarà facile ma daremo il massimo per prendere i tre punti".

Dopo un primo momento difficile, sembra che ormai la difesa della Roma sia tra le migliori del campionato, a parte quell’invenzione di Quagliarella…

"Più che invenzione di Quagliarella quel gol è venuto da un mio errore, però abbiamo passato un momento particolare in difesa però ci siamo ripresi lavorando molto. Se continuiamo così possiamo andare lontano".

Con Juan come ti trovi?
"Tutti si troverebbero bene con Juan. E’ un grande giocatore e poi la cosa bella che c’è anche Ferrari. Chiunque gioca tra di noi fa bene e questo è importantissimo per noi".

Le prossime partite sembrano abbordabili, l’Inter l’ultima giornata prima della sosta gioca il derby contro il Milan. Ci pensate magari a passare il Natale da primi in classifica?
"Sarebbe un bel regalo. Però dobbiamo guardare a noi stessi, loro non sbagliano quasi mai quindi prima dobbiamo vincere noi".

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